Si sono riuniti ad Asti, in sala Pastrone, i rappresentanti dei comuni facenti parte dell’ambito territoriale minimo denominato Asti, istituito dalla nuova normativa per la concessione della rete di distribuzione del gas nel territorio della provincia di Asti, che interessa anche il territorio di altre province. Ha infatti preso il via, sotto la guida del comune di Asti, individuato dalla normativa come capofila dell’ambito, un processo che consentirà ai comuni di riappropriarsi finalmente della rete di distribuzione del gas, traendone vantaggi per la comunità, sia in termini di possibile estensione della rete, che in termini di introiti per le casse comunali. “E’ un passaggio molto importante – ha dichiarato il sindaco Brignolo – perché la rete del gas è una infrastruttura strategica che spesso in passato non veniva valorizzata, perché veniva data in concessione senza sufficiente attenzione alle ricadute per i cittadini”. “E’ altresì importante – ha aggiunto Brignolo – che la legge abbia stabilito che queste attività di gara, così importanti, non vengano svolte in solitudine da singoli amministratori, che avrebbero difficoltà a relazionarsi con i colossi dell’energia, ma che sia stata prevista una aggregazione tra amministrazioni, in base al principio che l’unione fa la forza”. L’ambito della Provincia di Asti è uno dei più complessi tra i 177 in cui è stato diviso l’intero paese: è infatti il secondo in Italia per numero di comuni, comprendendo ben 144 comuni (di cui 11 non metanizzati) e si estende anche nelle province di Cuneo (16 comuni), Torino (16 comuni), Alessandria (2 comuni). Complessivamente il gas consumato oggi nell’ambito è pari a un cubo di lato pari quasi a mezzo chilometro: 450 metri. Dei centoquarantaquattro comuni, oltre cento erano presenti in sala Pastrone, segno del grande interesse che riveste il tema. Il territorio dell’intero ambito comprende circa 275mila abitanti, insediati in circa 2.000 kmq; quasi 100mila utenti sono serviti dalla rete di distribuzione del gas, che si estende per circa 2600 km . Le attività previste per lo svolgimento della gara d’ambito, piuttosto complesse, richiederanno ragionevolmente oltre un anno di tempo per essere espletate. Si cercherà in particolare di portare a zero il costo dei nuovi allacci per gli utenti interessati alle estensioni della rete e di operare per la riduzione del costo delle bollette, ove questo sia compatibile con i costi del gas regolati dall’Autorità competente. Un incremento dei ricavi per i comuni interessati potrà inoltre essere ottenuto sia a seguito del canone previsto dalla normativa sia in conseguenza dell’acquisizione al patrimonio dei comuni di parti delle reti di distribuzione al termine delle diverse concessioni.