Riparte finalmente l’iter per il recupero del vecchio ospedale e degli altri immobili Asl. Il Sindaco Brignolo, accompagnato dal Vicesindaco Arri e dall’assessore ai Servizi Sociali Vercelli, con il direttore generale dell’Asl, Valter Galante, hanno illustrato il protocollo approvato dai due Enti che sblocca una procedura ferma da anni. A seguito di questo passaggio l’Asl potrà ora procedere con l’emanazione del bando per la vendita degli immobili, che sarà pubblicato entro metà gennaio. La procedura si è sbloccata grazie alla sollecitazione di Comune e Asl che hanno convinto la Regione, e in particolare il nuovo assessore alla sanità Cavallera, mostratosi disponibile sul punto, a stralciare i beni di Asti dal previsto fondo immobiliare regionale. Se fosse continuata quella procedura intrapresa dall’assessore Monferino, gli immobili astigiani sarebbero finiti nel calderone regionale e i tempi, già oggi biblici, lo sarebbero diventati ancora di più. Il protocollo illustrato da Asl e Comune specifica meglio alcune destinazioni d’uso previste dalla variante al piano regolatore. In particolare, secondo l’indirizzo votato all’unanimità dal consiglio comunale (da centro destra e centro sinistra) si è previsto che la quota di edilizia residenziale pubblica, che secondo quanto previsto dal piano regolatore non potrà essere inferiore al 10%, complessivo del volume degli immobili Asl, sia collocata, prioritariamente, nel fabbricato di via Orfanotrofio. Questa previsione consentirà anche di gestire la fase di transizione entro la quale le persone che hanno occupato abusivamente lo stabile possano entrare nelle case popolari regolarmente, qualora, ovviamente, sia confermato che sono tutte effettivamente bisognose ed abbiano i requisiti previsti dalle norme per le graduatorie. Maggiori dettagli sul numero della Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 6 dicembre 2013.