“Mi soffermo in particolare sulla situazione ormai insostenibile del treno 10438 da Novi Ligure per Torino (arrivo a Torino 7.45), classificato come “servizio di rinforzo” (tanto da essere addirittura sospeso per il mese di agosto) ma in realtà unico treno realmente utile per la maggior parte dei pendolari del nord astigiano verso Torino, dal momento che il treno “metropolitano” successivo arriva a destinazione troppo tardi (dovendo cambiare a Lingotto oppure prendere la metropolitana a Porta Susa, ben che vada si arriva a Porta Nuova alle 8.25/8.30) mentre quello precedente richiede di anticipare la partenza di quasi un’ora. Tale treno colleziona quotidianamente ritardi quasi sempre superiori ai 10/15 minuti, con a punte anche di 40/60, fino ad essere persino soppresso venerdì 27 dicembre e oggi 2 gennaio. In quasi 18 anni da pendolare Villanova-Torino non ho mai visto una situazione di tale criticità tanto protratta nel tempo. A questo punto penso abbia ragione il comitato pendolari ad affermare che non si tratti di problemi di rodaggio del nuovo orario (ormai sono passate due settimane) ma di un problema strutturale. All’irritazione per i disservizi si aggiunge la totale indisponibilità di chi tramite i profili “ufficiali” sui social network dovrebbe gestire la comunicazione con l’utenza a rispondere adeguatamente alle segnalazioni e a fornire motivazioni di ritardi e soppressioni. Personalmente non ho mai ricevuto risposte (mi hanno addirittura bandito del profilo impedendomi di inviare nuovi messaggi), altri utenti hanno ricevuto solo risposte generiche, mai nel merito dei disservizi lamentati, accompagnate dai soliti slogan sul presunto potenziamento della linea. Auspico che si riesca in tempi brevissimi a sanare la situazione garantendo affidabilità e puntualità al servizio almeno ai livelli precedenti il nuovo orario. Auspico inoltre un ripensamento sulla scelta assurda di sospendere ad agosto i servizi cosiddetti “di rinforzo”. Posso comprendere che il ridotto numero di viaggiatori in quel periodo possa portare ad una riduzione del numero di carrozze dei convogli, ma la sospensione totale del servizio impone a tutti coloro che lavoreranno ad agosto di anticipare ogni giorno di quasi un’ora la partenza mattutina”. Lettera firmata