Si prepara un fine settimana intenso al Piccolo Teatro Giraudi di Asti. Sabato 15 verranno proiettati gli ultimi lavori teatrali dell’attore Luigi Vannucchi: alle 11 “La scuola dei geni” monologo di Miklòs Hubay realizzato per la Rai nel 1977 con la regia di Andrea Camilleri. Alle 14,30 “Misura per misura” di William Shakespeare, 1976 regia di Luigi Squarzina, alle 18,00 una puntata dello sceneggiato Rai “I promessi sposi” 1966, regia di Sandro Bolchi. Alle 19 ci sarà un incontro con la figlia di Luigi Vannucchi, Sabina e con Nino Castelnuovo, Renzo Tramaglino nello sceneggiato che vedeva Vannucchi nei panni di Don Rodrigo. Concluderà la giornata “Il vizio assurdo” di Lajolo e Fabbri, regia di Giancarlo Sbragia del 1974, in cui l’attore interpreta Cesare Pavese, in programma alle 21,00. Per tutte le proiezioni ringraziamo Teche Rai. L’ingresso a tutte le proiezioni è gratuito Domenica 16 marzo per tutto il giorno sarà ancora possibile visitare la mostra e alle ore 20,45 avrà inizio la finale del Concorso nazionale ATtori DOC “Premio Luigi Vannucchi” che vedrà in gara gli otto giovani attori selezionati in queste domeniche di febbraio e marzo presso la sede della Casa del Teatro 3 – L’Arcoscenico. Ricordiamo i nomi dei finalisti che sono: Jessica Resteghini di Pavia, Donisa Mazzoccoli di Matera, Nicolò Prestigiacomo di Palermo, Gloria Gulino di Bologna, Marco Federico Bombi di Torino, Maria Rita Lo Destro di Asti, Simone Coppo di Refrancore e Monica Mana di Asti In giuria ci sarà l’assessore Massimo Cotto, Sabina Vannucchi, che consegnerà il premio, Nino Castelnuovo, Bruno Armando, Massimo Poggio, Francesco Baccini, Nazzareno Luigi Todarello e gli artisti astigiani che hanno selezionato gli attori. Ingresso 5 euro. Sergio Danzi e Ileana Spalla vi aspettano per condividere l’ultimo tassello di questa iniziativa cominciata il 2 di febbraio, proseguita con l’allestimento della mostra “V come Vannucchi A come attore” che ha attirato fans, appassionati e personalità del mondo dello spettacolo provenienti da Torino, Genova, Pordenone, Brescia, Bergamo, Milano. Grazie al Comune di Asti, all’assessore Cotto, al dirigente Gianluigi Porro e a tutto l’ufficio cultura che ci ha sostenuto credendo a questo ambizioso progetto che ci ha permesso di scoprire tante cose su un indimenticabile attore del passato e attraverso lui, le sue immagini, i suoi percorsi, le locandine, i filmati abbiamo potuto rivivere 30 anni di ottimo teatro e grande televisione.