“Dei sospetti sul mio conto, di quello che dice la gente non frega nulla. Non guardo la tv e non seguo più niente. Io ho la coscienza pulita anzi candida e le opinioni che altri hanno su di me non possono intaccare questa mia convinzione”. Michele Buoninconti, marito di Elena Ceste, la donna di 37 anni scomparsa da Motta di Costigliole il 24 gennaio, visibilmente dimagrito accoglie amici e conoscenti che vanno a fargli visita mercoledì mattina e accetta di parlare ancora una volta con la Gazzetta d’Asti. Pensa che Elena possa essere ancora viva? “Quello che provo non lo posso esternare, anche se ce l’ho nel cuore. Ho voluto essere speranzoso, ma l’unica cosa certa è che mia moglie manca da casa da cinquanta giorni”. Ci sono stati diversi avvistamenti sui mezzi pubblici di Torino, ha escluso subito potesse trattarsi di lei? “Ho notato subito che quella donna aveva una fortissima somiglianza fisica con Elena, ma non si comportava e muoveva come lei. Quella era una persona lucida, che sapeva quel che faceva, non poteva essere mia moglie. Mia moglie è in stato confusionale se no non spiego il perché non si sia fatta sentire con i suoi figli”. Sua moglie ha mai fatto riferimento a persone che hanno parlato di lei su Facebook arrivando a definirla “casalinga disperata”? “Non mi ha mai parlato di cose del genere. L’unico nome che mi ha fatto è stato quello del suo ex compagno di scuola di Torino, l’altro uomo di Costigliole che le mandava i messaggi sul cellulare gliel’ho rinfacciato io. Mi ha detto che delle persone si erano messe in combutta per farle del male”. Dagli ultimi accertamenti è emerso che la famosa golf grigia che Michele avrebbe incrociato la mattina del 24 gennaio appartiene in realtà a una signora del paese che lavora a San Martino Alfieri e non all’amico di Elena. Per una coincidenza, i primi due numeri di targa sarebbero i medesimi, da qui l’equivoco. Intanto giovedì mattina don Roberto Zappino, parroco di Motta, e che aveva parlato con Elena in diverse occasioni, è stato ascoltato in procura. L’intervista completa sul numero della Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 21 marzo 2014. Martina Tartaglino