Stasera, alle 21, andrà in scena al Piccolo Teatro Giraudi (ex Chiesa di S. Giuseppe) la pièce “Figli del 68”, scritta da Jacopo Perosino e interpretata da Gianvincenzo Pugliese, prodotta in collaborazione con Lacumbia Film. “Figli del 68” è un monologo “da pullman”, sempre a metà tra il detto e il non detto. Un flusso di pensieri e ricordi che si susseguono apparentemente senza un rigore logico, confrontandosi e ignorandosi proprio come le persone che quotidianamente salgono e scendono dai bus. Appaiono così confronti generazionali mai avvenuti del tutto, amori visti più come trappola che come ristoro, le ideologie di questi anni Zero, inesorabilmente attaccate al cordone ombelicale delle rivoluzioni culturali del secolo scorso. Il punto di partenza è il 68, autobus ben noto agli studenti universitari (e non solo) che arrivano a Porta Nuova a Torino, un bus come tanti diventato icona di pendolarismo ed eterna precarietà, dramma e scommessa quotidiana dei tanti giovani diretti verso l’università e verso un futuro incerto. Per i giovani di ieri questo stesso numero, il ’68, ha simboleggiato un cambiamento tanto auspicato quanto interrotto, come un urlo strozzato in gola. “Tutto il monologo gioca sull’ambiguità di un numero, di una parola – spiega Pugliese – è una lotta impari tra significante e significato dove perdersi è più facile che trovarsi, proprio come tra le vie di una grande città. La fine della corsa del 68 è certa, resta da capire a che fermata scendere”. Pugliese e Perosino si sono conosciuti due anni fa al festival di Asti Teatro. Ne sono nate un’amicizia e tanta voglia di fare teatro, che li ha portati a vincere il bando di concorso indetto dall’associazione culturale “Teatro Manhattan” di Roma. Il Manhattan era alla ricerca di testi giovani e originali per costruire la stagione teatrale 2013/14 e, dopo aver ricevuto i curriculum dei due “cani sciolti” Perosino e Pugliese e un primo assaggio del monologo, ha assegnato loro le serate dal 12 al 15 giugno 2014. “Figli del 68” andrà dunque “a farsi un giro a Roma”, come dicono i due amici, ma prima ripassa dalla sua città natale. Il costo del biglietto per sabato al Giraudi è di 5 euro.