E’ stato individuato un periodo, non un giorno preciso, ma pur sempre una data per la prossima asta per la messa in vendita degli immobili Asl. Si parla dell’estate, una buona notizia correlata da un’altra lieta novella: la seconda perizia sul vecchio ospedale, la maternità e l’ex mutua di via Orfanotrofio, edifici di proprietà dell’Azienda Sanitaria Locale, è imminente. Ce lo aveva già anticipato il direttore aministrativo Asl Massimo Corona e ce lo conferma oggi il vicesindaco Davide Arri, fresco di un incontro con il direttore generale Valter Galante, al quale hanno preso parte lo stesso Corona e l’assessore ai Servizi Sociali Piero Vercelli. “Abbiamo fatto il punto della situazione alla luce della prima asta andata deserta – commenta Arri -. Analizzando questo evento non abbiamo potuto fare altro che convenire sull’eccessivo prezzo dei tre immobili (si parla di circa 31.5 milioni di euro) soprattutto se si considera l’attuale andamento socio economico del paese”. Anche il vicesindaco conviene sul fatto che il costo in blocco sancito da una perizia datata 2010 è oggi anacronistico se si pensa poi che gli immobili andranno poi ristrutturati o riadattati in base alle esigenze del compratore e questo significa altri soldi. “Si tratta comunque di stabili molto appetibili commercialmente e che possono fregiarsi di un piano regolatore che offre all’acquirente molteplici possibilità di destinazione”. Era il dicembre scorso quando Comune e Asl firmarono un protocollo d’intesa che di fatto ha permesso l’immissione sul mercato degli edifici strappati al maxi calderone del fondo regionale che ne avrebbe di fatto rallentato la vendita (basti pensare che il piano attualmente non è ancora partito).E’ lo stesso Arri che sottolinea come l’Amministrazione si sia battuta per poter essere parte attiva in un processo che sancirà la definitiva sorte degli stabili e quindi in qualche modo anche quella della vita urbanistica cittadina. “Il Comune è parte attiva in questo affare commerciale anche se l’incasso andrà completamente nelle casse dell’Asl – spiega il vicesindaco -. Sarà compito nostro infatti concertare con l’acquirente il piano particolareggiato sulla destinazione effettiva di ex ospedale, mutua e maternità”. Intervista completa sul numero della Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 28 marzo 2014