“Stamane un quotidiano riportava la decisione della Provincia di Genova d’ introdurre, in nome della spending review, la così detta “settimana corta” per gli studenti degli Istituti di Scuola Media Superiore, i quali relativi edifici sono, normalmente, di competenza delle Provincie. Pare infatti che tale provvedimento comporti un forte risparmio sulle spese di riscaldamento così le Provincie o quello che rimane di esse hanno un po’ di più i bilanci a posto. Tale decisione parrebbe essere un fil rouge di molte Provincie ivi compresa quella di Asti. Infatti durante l’ultima seduta del Consiglio d’Istituto Liceo Classico, Sella e Liceo Artistico un punto all’ordine del giorno ha previsto l’approvazione del calendario scolastico 2014/15 e, soprattutto l’adesione alla proposta (imposizione ?) della Provincia di Asti d’instaurare la settimana corta anche nella nostra Città e provincia. In realtà tempo fa si erano già riscontrate alcune avvisaglie riportate anche dai media ma sembrava, tutto sommato , una cosa di là da venire. Ora sembra essere realtà ma non per tutti gli istituti. Infatti, tale settimana corta comporta, inevitabilmente, almeno un rientro settimanale che si accumulerebbe per quegli istituti i quali indirizzi comportano già rientri pomeridiani. Pertanto, i Dirigenti di questi istituti si sono chiamati fuori . Potrà anche essere che un giorno alla settimana di riscaldamento in meno nel periodo ottobre/marzo possa far derivare un risparmio ma cosa ne consegue? A mio avviso non si sono valutate bene alcune cose negative che gravano, soprattutto, per gli studenti pendolari: • Il giorno del rientro pomeridiano si dovrebbe consentire la fruizione di un servizio mensa.. Chi e cosa si pensa per far fronte a questa esigenza? • Il fatto che alcuni Istituti non abbiano aderito non crea privilegiati e scontenti o viceversa? • Ogni istituto ha delle esigenze di orario diverse che, sicuramente, comporteranno degli orari d’inizio e fine lezioni differenti. Come si pensa di organizzare il trasporto pubblico ed extraurbano che permetta agli studenti un umano orario di viaggio sia al mattino che al ritorno? • Il giorno del rientro, quante ore di permanenza sui banchi di scuola avranno gli studenti? ( Per mio figlio, ad esempio, otto ore con ora lezione di 60 minuti. Orario 8/14 e 14,45/16,45. Pesantino o sbaglio?) Pertanto credo che una riconsiderazione si possa fare visto anche alcuni dissensi manifestati dai genitori dei consigli d’istituto. Anche per questo, chiedo ai componenti del tavolo che ha lavorato su questa cosa formato da Provincia, Comune di Asti ( competente solo su alcuni plessi delle superiori) Dirigenti scolastici di ritornare sui propri passi o, in subordine, di garantire agli studenti un opportuno servizio mensa e di agire su ASP e Ditte di trasporto affinchè si istituisca un adeguato servizio di trasporto cittadino ed extraurbano che permetta agli studenti il minor disagio possibile evitando loro levatacce mattutine o rientri a notte fonda”. Vincenzo Calvo, consigliere comunale e vice presidente consiglio d’Istituto Alfieri-Sella-Artistico