“In Commissione regionale Sanità stiamo discutendo la Legge Finanziaria del 2012, il Bilancio di previsione del 2012 e il Bilancio pluriennale anni 2012-2014.
In questi documenti risulta, e l’Assessore regionale Monferino ha confermato, che il Ministero ci ha imposto il Piano di rientro in quanto dobbiamo farci carico della ristrutturazione del debito di bilancio della sanità, che al 31 dicembre 2004 è di oltre 600 milioni di euro, debito che paghiamo con un mutuo totale di 500 milioni che pesa annualmente più di 80 milioni.
Quindi il cosiddetto “buco” nei conti della sanità regionale è quello che ci portiamo appresso dai tempi della Giunta Ghigo.
Infine, in occasione dell’ultima Commissione è stata presentata la bozza di Piano Sanitario, Piano non ancora approvato dalla Giunta regionale. La bozza in questione, però, conferma quanto abbiamo sempre detto: Asl e Ospedale vengono separati, i posti letto ridotti, il personale ridotto. La bozza, poi, riconosce come maglie nere da risolvere le liste d’attesa e la mobilità passiva e conferma che il Cardinal Massaja e il nuovo ospedale della Valle Belbo saranno sotto la direzione di Alessandria, in una rete (o «cluster») di nove ospedali.
Ora, dal momento che il Sindaco di Asti aveva detto che si sarebbe dimesso se questo fosse accaduto, deve ora essere coerente con quanto annunciato”.
Angela MOTTA Consigliere Regionale PD