Nasce nella parrocchia di San Domenico Savio ad Asti il magazzino solidale. Un embrione di idea, almeno al momento, ma che con l’aiuto della cittadinanza dovrebbe concretizzarsi in breve tempo. Alcuni volontari insieme ai parroci don Dino Barberis e don Mario Banaudi vorrebbero creare, con lla collaborazione del quartiere e di tutti gli astigiani di buona volontà, un centro per fornire di viveri le famiglie in difficoltà economica. “Oggi, accanto alle tradizionali forme di emarginazione, affiorano nuove condizioni di povertà che vedono coinvolte sempre più famiglie costrette a vivere in solitudine il loro disagio. Emerge quindi l’urgente necessità di adottare nuove forme di aiuto e solidarietà sociale – spiegano gli ideatori del progetto -. Noi abbiamo pensato al magazzino solidale”. Nei locali della Parrocchia di San Domenico Savio verrà aperto un magazzino dove raccogliere e smistare i prodotti necessari a coprire il fabbisogno di famiglie che incontrano gravi difficoltà economiche e sociali. L’approvvigionamento dei beni è finalizzato a garantire i tre pasti principali e soddisfare le necessità primarie delle persone e delle famiglie anche con bambini piccoli o anziani. Il magazzino vorrebbe offrire alle stesse un paniere di prodotti, alimentari e non, di prima necessità (scatolame, zucchero, caffè, omogeneizzati, pannolini, prodotti per l’igiene personale e la pulizia) Il progetto è rivolto a famiglie in condizioni di reale e documentata difficoltà economica, per un periodo di tempo stabilito (da sei mesi ad un anno), con l’obiettivo di contribuire almeno in parte alla soddisfazione dei bisogni primari soprattutto in presenza di bambini e anziani. Ogni famiglia avrà a disposizione una tessera con una certa quantità di punti che serviranno a rifornirsi presso il magazzino mediante un catalogo. Ognuno potrà inoltre incrementare la quantità di punti a sua disposizione attraverso azioni di volontariato o di aiuto ad altri in condizioni di necessità, creando una sorta di “rete solidale” per migliorare il clima nel quartiere e in tutta la città “Per realizzare al meglio questo progetto chiediamo la collaborazione dei diversi soggetti sociali: ditte, esercizi commerciali, associazioni, enti pubblici e privati, comunità, semplici cittadini – spiegano ancora -. Tale azione si potrà sviluppare attraverso varie modalità quali finanziamenti, donazione e/o acquisto di merci, ore di volontariato, raccolta di merci presso il proprio negozio in modo da garantire l’approvvigionamento e il funzionamento costanti del magazzino stesso”. Si possono portare i viveri in parrocchia o durante le Messe o il lunedì pomeriggio dalle 15 alle 18 o telefonando ai volontari che si preoccuperanno di venire a ritirarli. Per contatti e info: don Dino 366/3460160; Silvana 338/9809145; Silvana 346/5818660; Rosalba 328/8726981 e Laura 348/5526160