C’è chi ancora se lo ricorda quel giorno, il 24 luglio 1944, quando le truppe tedesche minacciarono di bruciare il paese per rappresaglia: volevano vendicare la morte di due commilitoni (un terzo fu ferito) durante un’azione partigiana, sulla strada tra Ferrere e Villanova. Ester Maria Cotti fu tra coloro che intervennero per evitare la ritorsione, che si limitò poi all’incendio di alcune case di località Casabianca, senza conseguenze sulla popolazione.
A settant’anni di distanza, quei fatti drammatici saranno rievocati domenica 16 novembre nella Sala Consiliare del Municipio: “24 luglio 1944: Valfenera brucia!” è il titolo dell’incontro, promosso da Comune e Israt, che ha inserito l’appuntamento tra gli eventi organizzati per il 70° anniversario della Liberazione.
L’appuntamento si aprirà con l’intervento di Mario Renosio, direttore Israt, che rievocherà il contesto storico in cui si svolse l’attacco partigiano. Testimone della minacciata rappresaglia e preziosa interprete nella trattativa che fu intavolata con i tedeschi per scongiurare la distruzione del paese, Ester Maria Cotti (oggi cittadina onoraria di Valfenera, allora sfollata dal Torinese) racconterà la tragica giornata del 24 luglio.
L’incontro terminerà con il sindaco Paolo Lanfranco che approfondirà il tema “Nuove fonti e documenti inediti. Dalla ricostruzione dei fatti alla pacificazione storica”.
La giornata in Municipio proseguirà, alle 17.30, con la presentazione del volume di Dionigi Accossato “Frammenti di storia del ‘900”. Ingresso libero.