Il Consiglio Provinciale ha deliberato di assumere il ruolo di collettore delle richieste di tutto il territorio provinciale, e di predisporre una propria proposta alternativa di riorganizzazione della rete ospedaliera. Con un ordine del giorno presentato dal Presidente Fabrizio Brignolo e dal consigliere delegato Flavio Pesce e approvato ieri in Consiglio, infatti, la Provincia ha dato avvio a un calendario di iniziative volto a consultare ufficialmente e pubblicamente tutti i soggetti coinvolti nella riforma della rete ospedaliera e nel taglio dei primariati, per arrivare alla redazione di una proposta tecnica che, pur rispettando le esigenze di bilancio, sia più equilibrata e rispettosa del territorio astigiano. Il primo passaggio si avrà martedì alle ore 10,00, allorché tutti i primari dell’Ospedale Cardinal Massaia saranno ricevuti dal Consiglio Provinciale in seduta plenaria, per raccogliere informazioni e avviare il confronto sulla delicata situazione venutasi a creare. Alle ore 12,00 saranno invece ascoltati in consiglio provinciale il direttore generale Galante e il direttore amministrativo Uberti. Seguiranno nei giorni seguenti consultazioni con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e gli altri soggetti comunque aventi voce in capitolo. “Esiste già uno studio fatto in passato di comune accordo tra l’Asl di Asti e l’Asl e l’Azienda Ospedaliera di Alessandria, da cui emerge quale fosse la miglior distribuzione dei servizi ospedalieri nel quadrante Questa ipotesi teneva conto del fatto che molte attività che oggi si vorrebbero spostare ad Alessandria lì non ci starebbero e del fatto che per alcune specializzazioni da noi c’è una tradizione e un’attrezzatura più consolidata: quindi correttamente si prevedeva che tali servizi per il quadrante sud est sarebbero stati mantenuti ad Asti” spiega il Presidente Fabrizio Brignolo. “Questo documento tecnico, seppure in parte superato da ulteriori tagli nazionali, potrebbe essere una base seria di ragionamento perché potrebbe portare, pur a saldi economici invariati, a una distribuzione più equilibrata all’interno del quadrante Asti-Alessandria” spiegano Brignolo e Pesce. “E’ importante che sia la Provincia ad assumere il ruolo di coordinamento della rivendicazione territoriale perché occorre che restiamo uniti: non dobbiamo disgiungere le sorti dell’ospedale della Valle Belbo, che è scomparso dalla programmazione regionale, da quelle dei reparti del Massaia e neppure dal futuro dell’Ospedale di Acqui terme che, sebbene sia in provincia di Alessandria, serve i cittadini astigiani della valle Bormida” ha aggiunto Brignolo. “Il consiglio provinciale è composto di sindaci e amministratori di provata esperienza che conoscono bene le esigenze del territorio e sono dotati di sufficiente pragmatismo per portare avanti proposte credibili e tecnicamente appropriate, senza scivolare in rivendicazioni da campanile” ha aggiunto Brignolo.