A poco più di una settimana dall’uccisione di Manuel Bacco, il tabaccaio di 37 anni, freddato nella sua tabaccheria da un rapinatore, Asti si prepara a dargli l’ultimo saluto. Domani, lunedì 29 dicembre alle 9.30, nella chiesa del Sacro Cuore, nel quartiere di corso Alba, dove si è consumata la tragedia, si svolgeranno i funerali. Per domani il sindaco Brignolo ha proclamato una giornata di lutto cittadino: bandiere a mezz’asta sugli edifici comunali e un minuto di silenzio negli uffici comunali. Questo pomeriggio, alle 18.30, nella stessa chiesa, invece, verrà recitato il rosario. Intanto mentre il dolore di amici e parenti non si placa, come dimostrano le decine di messaggi lasciati fuori dalla rivendita ancora sottoposta a sequestro, i carabinieri sono in cerca degli assassini, uno quello che è entrato e ha sparato e l’altro, che durante il colpo attendeva fuori. Le ipotesi sulla loro identità si rincorrono, ma per ora l’unica certezza è che dopo la rapina, fruttata appena 2-300 euro, sono fuggiti in auto, notati anche da alcuni testimoni. Al momento si parla di killer italiani, con accento del sud, ma l’indagine è delicata e al momento non ci sono conferme. Si sa solo che la vittima, intorno alle 19.15, si trovava in negozio in compagnia di due clienti e della moglie Cinzia quando uno dei malviventi è entrato. Il resto è cronaca. Bacco ha cercato di difendere la moglie e i suoi clienti, guadagnandosi una raffica di spari. Due proiettili l’hanno centrato al petto non lasciandogli scampo. Sulla scena del crimine sono arrivati i carabinieri del comando provinciale e il pm Valeria Ardoino (nella tabaccheria sono stati recuperati due bossoli calibro 7.65). Era la sera del 19 dicembre. Ad oggi di quei malviventi non c’è ancora traccia anche se il lavoro degli inquirenti si fa sempre più serrato.