L’Osservatorio della sanità ha compiuto ieri, 7 febbraio, una visita all’ospedale Cardinal Massaia per verificare la fondatezza di alcune segnalazioni di cittadini, pervenute nei giorni precedenti, riguardanti la chiusura del Centro prelievi il sabato mattina. Gli utenti hanno riferito di aver trovato chiusi gli sportelli il 24 e 31 gennaio. La stessa situazione è stata accertata dall’Osservatorio ieri. Vicino all’emettitrice dei tagliandi salvacode, un volantino riportava le date del servizio assicurato dall’Asl AT il sabato mattina per il 2015: una sola apertura al mese da gennaio a dicembre (ad agosto nemmeno quella). Il servizio del sabato mattina, di cui fruiscono non meno di un centinaio di persone, è da sempre una comoda soluzione per quanti non possono servirsi del Centro prelievi dal lunedì al venerdì, soprattutto per ragioni di lavoro. Ma, come ha potuto verificare l’Osservatorio parlando con gli utenti, ci sono anche numerosi anziani che per fare l’esame hanno bisogno di essere accompagnati dai familiari (nel resto della settimana impossibilitati a farlo) o che preferiscono il sabato mattina per aspettare meno tempo per fare l’esame (negli altri giorni si registrano fino a quattrocento accessi). “Al disagio causato ai cittadini dalla drastica riduzione del servizio – indica Angela Quaglia dell’Osservatorio della sanità, che insieme ad altri componenti ha compiuto ieri la visita in ospedale – si aggiunge il disservizio di non essere stati informati dall’Asl sulle chiusure del sabato o di essere stati male informati. Un utente ha raccontato di aver telefonato due giorni prima all’Asl per chiedere conferma dell’apertura del servizio il 7 febbraio e di essersi sentito rispondere che il Centro prelievi avrebbe funzionato con orario ridotto rispetto a quello dei giorni feriali”. “Attraverso successive verifiche – indica l’Osservatorio – abbiamo potuto accertare quanto segue: l’Asl non avrebbe inviato il calendario delle aperture del sabato mattina ai medici di famiglia, mettendoli nelle condizioni di non poter avvisare gli utenti e risparmiare loro un giro a vuoto in ospedale. Nessuna comunicazione anche agli organi di stampa. Inoltre nella pagina principale del sito internet Asl non c’è alcuna traccia del calendario, che si rintraccia, dopo complesse ricerche, in sottopagine: nell’home page si è preferito dare spazio a notizie decisamente meno importanti (linee di indirizzo per la costruzione degli edifici rurali o introduzione di un nuovo recuperatore di condensa in ospedale) per i tanti cittadini che il sabato vanno al Centro prelievi pensandolo aperto e lo trovano chiuso. Chiediamo all’Asl di migliorare la comunicazione con gli assistiti e di inviare gli avvisi anche alle farmacie, a cui molti utenti si rivolgono per ritirare i contenitori per l’esame dell’urina, altra prestazione assicurata dal Centro prelievi il sabato”. Già interessato negli ultimi anni da chiusure il sabato mattina o nei mesi estivi, il Centro prelievi, che si conferma come uno dei servizi di eccellenza del Massaia, quest’anno sarà ancora meno accessibile agli utenti. “Quali ragioni – chiede, a nome dell’Osservatorio, Massimo Scognamiglio – hanno indotto l’Asl a ridurre drasticamente le aperture del sabato? Quanto pesano voci come l’organizzazione del personale o gli organici? E infine, visto che il servizio del sabato è richiesto dall’utenza e ha sempre funzionato bene, il calendario si può rivedere o i tagli sono irrevocabili?”. Rileva infine l’Osservatorio: “Nel difendere la riforma sul riordino ospedaliero, l’assessore Saitta ha spiegato che l’utilità del provvedimento non sta tanto nella riduzione dei costi quanto nell’assicurare un miglior servizio ai cittadini. Prima ancora di arrivare all’applicazione della riforma, dobbiamo constatare come l’erogazione di un servizio come il Centro prelievi contraddica quell’affermazione e penalizzi fortemente gli utenti”.