Terza edizione ad Asti per il “Cortile dei dubbiosi”. In continuità con gli incontri degli scorsi anni quando ci interrogammo sulla Fede e quando si parlò di Speranza, la caratteristica qualificante rimane quella di essere camminatori di domande con un progredire che dal quesito conduce al concreto agire per il bene comune. Dopo l’appuntamento di domenica scorsa ci si ritroverà sabato, sempre alle 16,30 all’Auditorium della Casa del Teatro (via Goltieri 1/A), per parlare di Carità: cosa significa oggi interpretare la carità? Filantropia, soccorso al bisogno, attenzione alle fragilità, sollecitudine verso gli altri, concretezza dell’agire, rispetto dell’ambiente, attenzione alle periferie? La carità e scienza, ma non solo teoria, recita il sottotitolo dell’invito per rendere concrete le riflessioni alla ricerca di spunti e di idee per trasformare la carità in azione. Protagonisti dell’incontro saranno gli studenti delle classi 3A, 4a e 4SB Liceo Scientifico Vercelli, della classe 5B dell’Istituto Tecnico Agrario “G. Penna” con il trio musicale 5B e i coordinatori del progetto Architetture Sottili, Marco Pesce e Fabrizio Aimar, moderati da don Dino Barberis delegato vescovile per la pastorale sociale. La necessaria convergenza tra l’esigenza di manifestare dubbi e il bisogno di percepire una novità di pensiero che animi un futuro di bellezza sono le prospettive di ricerca che guideranno l’incontro. Si cercherà di porre l’accento sui valori positivi che il confronto produce affinché l’iniziativa sia costruttiva per tutti. Se è il dubbio che mette in discussione la consuetudine, la forza creativa dei giovani saprà essere motore per costruire novità.