Via libera dell’assemblea all’aumento di capitale di GAIACon il voto della maggioranza di quasi il 90% del capitale sociale, l’ assemblea di Gaia spa ha deliberato di procedere con la predisposizione degli atti di gara per l’aumento di capitale e la ricerca di un socio che metta a disposizione gli impianti che mancano al territorio astigiano per chiudere il ciclo dei rifiuti. “Solo cinque anni fa, a fine marzo 2010, i titoli dei giornali annunciavano che Gaia era a rischio di fallimento: oggi la società per la prima volta nella storia, ha prodotto quasi mezzo milione di euro di utili e ha superato l’emergenza rifiuti per i prossimi dieci anni” ha messo in evidenza nel proprio intervento il sindaco di Asti Fabrizio Brignolo. “La scelta di cercare un socio che abbia impianti complementari ai nostri – ha aggiunto Brignolo – supera il progetto di costruire un inceneritore ad Asti, che non sarebbe stato in sintonia con la vocazione territoriale Unesco e sarebbe costato centinaia di milioni di euro, e la necessità di costruire una seconda discarica nel villanovese, come invece era previsto dall’ultimo piano dei siti”. Nel corso dell’assemblea, che ha visto, oltre al Comune di Asti, a sostegno della proposta anche tutti gli altri maggiori centri della Provincia (Nizza, Canelli, Villanova, San Damiano, Costigliole, Montegrosso, Castelnuovo Don Bosco, etc.) si è evidenziato che la scelta di avere un socio e quindi di uscire dall’affidamento “in house” consentirà di superare il vincolo posto dalle norme europee che impedisce di trattare oltre il 20% di rifiuti provenienti da fuori ambito: “Questo permetterà maggiori utili e quindi di abbassare finalmente le tariffe della tassa rifiuti” ha aggiunto Brignolo. Gli impianti di Gaia sono sovradimensionati rispetto alle attuali produzioni di rifiuti del nostro territorio, perché progettati 15 anni fa, prima che iniziasse la raccolta differenziata. “In due settimane con il voto del consiglio comunale di Asti che ha prorogato di nove anni gli affidamenti dei servizi all’Asp, sbloccando un piano industriale che prevede 80 milioni di euro di investimenti, e con questa decisione dell’assemblea di Gaia, il territorio astigiano ha messo definitivamente in sicurezza il sistema delle proprie società partecipate, aprendo una nuova fase che grazie agli investimenti pubblici e privati consentirà di abbassare tariffe e creare sviluppo e lavoro” ha commentato Brignolo.