La lotta all’evasione fiscale è il fiore all’occhiello della guardia di finanza, anche quella di Asti, come dimostrano i dati raccolti nel corso di un anno di attività. E’ stato infatti reso noto il bilancio del 2014. Il dato piùp importante riguarda appunto l’impegno contro il sommerso, con 196 interventi fra verifiche e controlli. Sono stati 174 i denunciati per reati fiascali, principalmente per aver presentato dichiarazioni fiscali fraudolente, infedeli o per non averle del tutto presentate. Le fiamme gialle hanno proposto il sequestro di 4.4 milioni di euro di beni immobili e mobili nei confronti di diversi soggetti per violazioni di natura fiscale. Sono stati invece 22 gli evasori totali scoperti e 4 i paratotali. L’attività di controllo ha poi permesso di ispezionare 1085 locali: ben il 25% di questi commercianti non ha emesso ricevute o scontrini. L’impegno della finanza è stato rivolto anche al contrasto del lavoro nero, con l’identificazione di 43 lavoratori irregolari (di cui 7 in nero appunto). Ma non solo. Grande attenzione è stata rivolta alla vigilanza sulla spesa pubblica con l’individuazione di 24 persone che hanno indebitamente percepito l’assegno sociale. In materia di frodi al Servizio Sanitario Nazionale i Finanzieri, nell’anno appena trascorso, su 20 controlli eseguiti al fine di verificare la rispondenza delle autocertificazioni presentate da alcuni cittadini, propedeutiche a beneficiare dell’esenzione dal ticket per motivi di reddito, hanno constatato 20 irregolarità. Sempre nel medesimo comparto della spesa pubblica, particolare clamore ha suscitato nell’opinione pubblica l’indagine condotta nei confronti del Direttore Amministrativo dell’Azienda Territoriale per la Casa di Asti. All’esito dell’attività investigativa, è stata appurata la spoliazione di somme a discapito dell’Ente per un ammontare pari a oltre 9,4 milioni di euro. Inoltre, la finanza ha proceduto nei confronti del dirigente Pierino Santoro al sequestro preventivo per equivalente di beni immobili e disponibilità finanziarie per un importo di circa 6 milioni di euro. A questo riguardo, la solidità dell’articolato probatorio ha consentito di giungere in tempi brevissimi alla definizione del processo penale con la condanna del responsabile alla pena di anni 4 e 2 mesi e alla individuazione delle irregolarità gestionali poi segnalate alla Procura Regionale della Corte dei Conti per i dovuti recuperi erariali. Finanza attiva anche nella lotta al gioco illegale con 42 interventi effettuati (di cui 15 conclusisi con esiti irregolari e nel contrasto alla vendita di merce contraffatte: in questo ambito i militari hanno sequestrato 1669 capi, denunciando 8 commercianti. Sette invece le persone denunciate per reati di droga e 16 quelle segnalate alla Prefettura.