“Speriamo di tornare nella normalità”: questo è il desiderio espresso ieri dalla famiglia Fassi, dopo la telefonata del premier Matteo Renzi ricevuta da Piero, poco dopo mezzogiorno. L’ambiente e il pensiero dell’attuale momento che sta attraversando la città, dopo l’assassinio di Maria Luisa, sono stati sintetizzati nell’omelia di don Giuseppe Gallo, parroco di San Secondo. “Gli astigiani non devono aver paura, devono riprendersi la loro città, devono parlarsi, comunicare e aprire i loro cuori al loro prossimo”. La famiglia Fassi è un esempio di come devono essere gli astigiani. Don Gallo ha anche detto: “Si chiedono più telecamere e sicurezza e, va bene, ma dobbiamo avere più condivisione se vogliamo che questi delitti non si ripetano”.