Cala in Piemonte la richiesta di cassa integrazione. Nel primo semestre 2015 la richiesta è stata complessivamente di 50.566.671 ore, circa 6,5 milioni di ore in meno (pari a -11,5%) rispetto allo stesso periodo del 2014. Particolarmente evidente è il calo del ricorso alla cassa in deroga (-30.1%), seguita da quella straordinaria (-11,9%) e ordinaria (-5,2%). La regione Piemonte resta tuttavia la seconda regione per numero complessivo di ore richieste, preceduta dalla Lombardia (85.236.781) e seguita dal Veneto (31.296.450). Questa la fotografia scattata dal 5° Rapporto Uil; il mese di giugno 2015, con 67 milioni di ore a livello nazionale (quasi 7 milioni nel solo Piemonte) è stato il mese con il maggior numero di richieste di cassa integrazione da parte delle aziende nel primo semestre. Scendendo nel dettaglio regionale troviamo che Torino resta la provincia più cassa integrata con 30.630.246 ore (-4% rispetto al semestre 2014), il dato più alto anche a livello nazionale. Seguono Alessandria con 4.475.481 ore (-10,5%), Novara 4.230.091 (-22,7%), Cuneo 3.802.775 (-29.3%), Vercelli 2.838.907 (-22,5%), Biella 1.483.573 (-39,1%)e Verbania 1.187.703 (-24,9%). Asti, con 1.917.895 ore complessive, è l’unica provincia della regione a segnare un aumento della richiesta rispetto al 2014 pari a +14,4%. Ad incidere sul dato è il quasi raddoppiamento (+98,1%) delle ore di cassa ordinaria mentre sono risultate in calo le richieste di cassa straordinaria (-31%) e in deroga (-23%). Fabio Ruffinengo