Venerdì 20 maggio dalle 10:30 alle 11:30 sit-in dei Radicali davanti alla direzione provinciale dell’INPS in via Rosselli 22 ad Asti per raccogliere firme sul testo dell’appello che chiede la calendarizzazione urgente della proposta di legge radicale sui contributi “silenti”.
“Lo Stato italiano è un Robin Hood alla rovescia – scrivono gli organizzatori -: toglie a chi sta peggio per dare a chi sta meglio. Gran parte dei contributi previdenziali dovuti alla Gestione separata dell’Inps dai parasubordinati, dai precari o da coloro che esercitano professioni non regolate da ordini professionali, vengono versati a fondo perduto: se non si raggiunge il minimo richiesto dalla legge per maturare la pensione (il che accade sempre più spesso, dati i lunghi periodi di disoccupazione o lavoro nero), quei contributi vengono usati per pagare le pensioni di altri, ma non danno diritto ad averne una propria. E anche quando si matura il minimo di contribuzione richiesto, la pensione ottenuta non supera le poche centinaia di euro dell’assegno sociale.
Intanto la Gestione separata dell’Inps ogni anno incassa 8 miliardi di euro di contributi, ma eroga solo 300 milioni di euro di prestazioni”.
“Per rimediare a questa situazione drammatica – prosegue la nota – e in attesa di una riforma complessiva e finalmente equa delle pensioni, chiediamo che sia riconosciuto ai lavoratori il diritto alla restituzione dei contributi “silenti”, ovvero dei contributi previdenziali versati che non abbiano dato luogo alla maturazione di un corrispondente trattamento pensionistico.
A questo fine sosteniamo la proposta di legge presentata dai parlamentari radicali “Delega al governo per l’introduzione di una disciplina in materia di restituzione dei contributi previdenziali che non danno luogo alla maturazione di un corrispondente trattamento pensionistico” (Atto Camera n. 1611) e chiediamo che la stessa venga calendarizzata e discussa entro la fine del 2011.