Carlo Cervi è il nuovo segretario generale della Cisl Scuola Alessandria-Asti. Già componente della precedente Segreteria, è stato eletto all’unanimità dal Consiglio generale della Federazione di Categoria riunitosi il 25 settembre ad Asti, presso l’Hotel Salera, alla presenza di Francesco Scrima, Segretario generale nazionale Cisl Scuola. Cervi succede a Giuseppe Nosenzo, oggi in pensione dopo 25 lunghi anni di attività sindacale, e sarà affiancato da Chiara Cerrato, Segretario generale aggiunto, e Giambattista Caivano in qualità di Segretario organizzativo, unitamente a Federico Demartino come supporto esterno alla Segreteria. “In obbedienza ai regolamenti statutari del sindacato approvati recentemente la Segreteria è diventata più snella, passando da quattro a tre componenti”, è stato subito sottolineato dal neo responsabile della Federazione. “Il nuovo Segretario, già peraltro apprezzato per la sua competenza e serietà, ha sicuramente un compito molto delicato in questa fase, ma ha la fortuna di essere supportato da un’ottima squadra”, rimarca Sergio Didier, Segretario generale Cisl Alessandria-Asti ricordando “il grande lavoro svolto in questi anni da chi lo ha preceduto”. La giornata è proseguita con l’Assemblea Programmatica Organizzativa che ha puntato i riflettori sui numerosi temi legati alla riforma della “Buona Scuola”. Il Segretario Nazionale Cisl Scuola Francesco Scrima, facendo il punto con i giornalisti presenti, ha affermato che “il giudizio che diamo nei confronti della “Buona scuola” è negativo, almeno per quanto riguarda la prima parte del decreto” “Riteniamo infatti –precisa – che questa riforma faccia male alla scuola, poiché si è privata del confronto con chi rappresenta il mondo scolastico, e non ha visto un vero e proprio confronto parlamentare perché approvata con la fiducia”. Al contrario la Cisl Scuola giudica positivamente altri punti come la card per l’aggiornamento professionale ed il raddoppio delle risorse per le spese di funzionamento delle scuole, dopo anni di pesanti tagli. Aggiunge il sindacalista: “Come immaginavamo, ad oggi i risultati non sono quelli che erano stati promessi dal Governo, parliamo delle assunzioni di 150 mila insegnanti, scesi poi a 100 mila, delle graduatorie ad esaurimento che sarebbero state cancellate e che il decreto avrebbe portato alla fine della “supplentite”. In realtà i docenti stabilizzati sono in numero decisamente inferiore, la graduatorie ad esaurimento esistono ancora e le supplenze continueranno ad essere assegnate, dato che ad oggi, in Italia, si contano ancora 80 mila posti vacanti.” Didier, nel riprendere le criticità presenti nel mondo della scuola di oggi, lancia infine un appello “a tutta la Cisl, che deve sentirsi coinvolta nel tentativo di risolverle a fianco della Categoria”.