E’ la gara sulla pista più lunga d’Italia. Vi si gioca con i tappi a corona con impressi i volti dei ciclisti di ogni epoca. Domenica, nella giornata in cui Asti si colora (e si annusa) con la Fiera del Tartufo, nell’ex chiesa di San Michele in piazza San Martino si disputa la Gran Fondo del Diavolo Rosso. Orari L’appuntamento è alle 13. Vi prenderanno parte i giocatori che hanno partecipato al Giro d’Italia di ciclotappo ma la corsa a colpi di dito è aperta a tutti gli appassionati. La conclusione è prevista alle 18,30 con le premiazioni alla presenza del sindaco Fabrizio Brignolo. La navata centrale si trasformerà in un lunghissimo circuito di oltre 50 metri, in cui ogni protagonista arriverà a tirare il tappo per un’ottantina di volte. Chi era il Diavolo Rosso Così venne soprannominato Giovanni Gerbi, il grande campione astigiano, pioniere del ciclismo e primo vincitore del Giro di Lombardia, cantato nell’omonima canzone di Paolo Conte. In suo onore è stata intitolata l’associazione che dà anche il nome al circolo culturale del Diavolo Rosso che ogni anno organizza a Sud di Nessun Nord, la manifestazione dei Nomadi e degli Stanziali in programma a maggio. E così hanno intitolato la loro gara i ciclotappisti astigiani nel 2004, anno della prima edizione. Il Giro d’Italia. La Gran Fondo rappresenta anche l’ultima tappa del Giro d’Italia. Quella di Asti deciderà anche il vincitore della maglia rosa. La battaglia per l’aggiudicazione della vittoria è tra l’astigiano Marco Mogliotti e Angelo Galli, l’attuale maglia rosa. Anche la Gran Fondo è una sorta di campionato italiano perché i giocatori sono chiamati a misurarsi su un percorso infinito: ad Asti si confronteranno anche gli altri fuoriclasse a punta di dito come i genovesi Ivan Crespiani ed Enrico Arca, i lombardi rappresentati da Roberto Brondi e Ugo Maestrelli e i fuoriclasse toscani capeggiati da Michele Pardini, campione italiano in carica. I giudici arbitro saranno Giovanni Calissano e Leonardo Mugnaini. La Federazione sarà rappresentata da Claudio Scarfì e Raimondo Cintoli che da anni portano per l’Italia il gioco del ciclotappo. Eventi e ospiti. Durante la giornata assaggiare i cioccolati e i torroni della ditta Barbero, pronipoti di Giovanni Gerbi (l’azienda è in va Brofferio, dove il Diavolo Rosso negli anni 30′ fabbricava le biciclette con il suo marchio); essere informati sui prodotti del commercio equo&solidale della cooperativa della Rava e Fava. Premi enogastronomici per tutti i partecipanti.