“Caro Presidente Giovannone, capisco le ragioni della tua amarezza (e anche della tua rabbia) ma leggendo sui giornali delle tue intenzioni, relative alla non partecipazione della squadra al prossimo campionato della serie A, mi sento di scriverti per chiederti di ripensarci. La nostra città ha già perso, in questi ultimi anni il basket, la pallavolo femminile e atleti importanti nel nuoto e nel pentathlon moderno e ha soltanto più l’eccellenza del calcio a 5. Tutti ti riconoscono di aver fatto molto per questo sport e per la nostra città e io, che pure capisco pochissimo di calcio, sono stata spettatrice di memorabili partite al Palasanquirico in cui ho potuto verificare la bravura dei nostri giocatori, l’entusiasmo dei tifosi e la passione che la Dirigenza ha messo nel portare la squadra a livelli così alti. Per queste ragioni, pur apprezzando il fatto che l’attività giovanile continuerà come prima, sono dispiaciuta che il nome di Asti non sia più portato in giro per l’Italia da una squadra di eccellenza come l’Orange. Riflettici ancora, Presidente! Fallo per la nostra città”. Angela Quaglia