“Se per non prenderci responsabilità, io e il comandante della polizia municipale avessimo usato lo stesso metro usato dall’Anas per chiudere il ponte della tangenziale, avremmo chiuso ieri sera il ponte di corso Savona e avremmo tagliato la provincia in due, avremmo chiuso le scuole e tolto tutti i servizi ai cittadini”: queste le dure parole che il sindaco Fabrizio Brignolo usa in merito alla giornata di piena straordinaria del Tanaro. “In effetti è stata una piena di portata duecentennale che ha portato 3.200 metri cubi al secondo sotto il ponte di corso Savona, una delle peggiori mai viste”. Garantiti servizi e viabilità. “E’ una soddisfazione – dichiara il sindaco – aver garantito tutti i servizi, tutta la viabilità e tutte le scuole: abbiamo solo precauzionalmente chiesto ai genitori di una ventina di bambini della Anna Frank e della Lajolo che avrebbero avuto lezione fino alle 16,30, di essere recuperati dai genitori alle 13,30: tre ore in meno di servizio per una cautela che per fortuna non si è poi rivelata necessaria”. Allagamenti a San Quirico, San Fedele e Lungo Tanaro. Mentre mezzo Piemonte è andato sottacqua alla fine Asti se l’è cavata con un po’ di allagamenti ai garages e alle cantine della parte bassa della Città: “un disagio e un danno, ma non equiparabile a cosa ci è successo intorno” dichiara Brignolo. Gli investimenti dell’Asp per le fognature. I problemi non sono stati determinati da fuoriuscite d’acqua dagli argini ma dal fatto che quando il Tanaro supera i 5 metri (e qui siamo arrivati a quasi 7 metri e mezzo) l’imbocco dello scarico del depuratore non può più funzionare, per cui si determinano dei ritorni nelle tubazioni. “E’ un problema dovuto a una città che per decenni ha fatto case nuove senza dimensionare il servizio, ma che l’Asp sta già affrontando: gli interventi per le stazioni di sollevamento sono nel piano industriale che prevede 13 milioni di investimenti di qui al 2019” spiega il sindaco. Il rebus campo di rugby. Un piccolo giallo è invece l’allagamento (non grave nel senso che ha compromesso qualche decina di centimetri dei piani terra) di alcune case tra il campo di rugby e il ponte della ferrovia: l’acqua non è uscita dall’argine, ma si è creata una “pozza” di cui non si è capita la provenienza: “se ne è addirittura interessata l’AIPO che ci ha fatto portare sabbia e materiale per realizzare in caso di bisogno un controargine che per fortuna non è poi stato necessario” precisa il sindaco. I meriti della Polizia Municpale. “Il comandante, con cui ho convissuto quaranta ore senza andare a dormire e con cui ho condiviso le decisioni più difficili (e assicuro che ce ne sono state di molto impegnative) e tutta la polizia municipale meritano un ringraziamento particolare, come tutti i volontari della protezione civile, i nostri lavori pubblici, Prefettura, Provincia e forze dell’ordine” conclude Brignolo.