Il salone dei vini: una grande manifestazione giunta alla sua 51esima edizione. Qual è il valore per Asti e il suo territorio nell’ospitare un grande evento come questo?
Il 51° salone è un fatto straordinario nella sua normalità. A noi sembra normale perché la macchina organizzativa con tutti gli impiegati e dirigenti della Azienda Speciale e della Camera, collaboratori esterni e fornitori, associazioni di categoria e scuole di formazione, sono abituati a lavorare a ritmi sostenuti e di qualità ma Vi assicuro che di questi tempi, tale normalità è un fatto straordinario. Asti con questo evento che si ripete ogni anno è la città vocata alla selezione della qualità a partire dal settore del vino per estendere in ogni ambito del turismo, della cultura ecc.. questa mentalità selettiva per il meglio per i propri abitanti e ospiti.
Il Piatto e il dolce d’autore. E poi il Festival delle Sagre di domenica 10 settembre: un anno in un giorno! Una vastissima offerta nel settembre astigiano?
Sono tanti anni che si parla di settembre Astigiano e le istituzioni sono allenate a collaborare indipendentemente dalle forze politiche che hanno l’onere dell’amministrazione Comunale e sempre in armonia con gli Enti che sponsorizzano gli eventi cittadini. Coloro che sono stati eletti in ogni ambito, hanno a cuore il settembre astigiano e cercano di dare il meglio. Asti vive il suo settembre per sé e per ospitare calorosamente amici, turisti italiani e stranieri con semplicità, proposte culturali, eventi storici, mostre, proposte scientifiche educative e grande partecipazione popolare come nel caso degli oltre 3000 (tremila) figuranti della sfilata della cultura moferrina prima del grande banchetto del Festival delle Sagre con oltre 80 specialità delle Pro Loco.
Langhe, Roero, Monferrato. I Paesaggi vitivinicoli e le cattedrali sotterranee patrimonio dell’umanità UNESCO. Identità nuove per storie lunghe secoli. Cosa cambia in meglio per il territorio, i suoi abitanti, i suoi produttori?
Il Patrimonio Unesco ha dato più notorietà diffusa alla nostra terra. Lo spunto è il paesaggio del Monferrato delle Langhe e del Roero ma la forza è data dalla laboriosità della gente, dalla sua capacità di intraprendere percorsi internazionali di commercio. Il riconoscimento Unesco ci stimola a far meglio ed in modo più coinvolgente. Stiamo lavorando molto a partire dal nostro compleanno, cioè i 1050 anni della nascita del Monferrato, perché insieme a Langhe e Roero sia sempre più ampia e brandizzata una proposta territoriale affascinante.