L’inizio dell’anno scolastico porta con sé molti adempimenti che riguardano il buon funzionamento e la miglior fruizione dei contenuti che riempiono il tempo-scuola. La mensa scolastica rientra a pieno titolo fra queste perché come è facile intendere una sana alimentazione non si improvvisa e poi… mangiare fuori casa, lo sanno bene gli adulti, è un piacere e come tale va curato, accudito, regolato, controllato. Il Servizio di Refezione scolastica del Comune ha incontrato i Rappresentanti dei Genitori delle Commissioni mensa e le insegnanti referenti mensa delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado della città, una tavolata che serve mediamente circa 2400 pasti, con un menù settimanale e circa 120 diete personalizzate, oltre a numerose diete che osservano norme etico religiose. All’ordine del giorno fornire indicazioni su ruolo, costituzione, competenze delle Commissioni Mensa, e la condivisione del menù di piatti invernale.
L’incontro partecipato da oltre 20 genitori e docenti, in rappresentanza delle scuole cittadine, è stata pure l’occasione di presentare ai convenuti il progetto di “Eticamensa” riguardante il recupero delle eccedenze alimentari della mensa scolastica a fine di solidarietà, attualmente in corso alla primaria Rio Crosio, di cui è auspicabile l’estensione ad altri plessi cittadini.
Secondo l’assessore Loretta Bologna, intervenuta all’incontro, “c’è un’esigenza di ascolto delle richieste dei genitori che dà modo di interpretare i gusti degli alunni e al contempo di introdurre stili di alimentazione e di consumo alimentare sani ed equilibrati. A breve inizierò un tour delle mense per constatare di persona la cucina e la qualità del servizio erogato”.
Nel tempo dei take away, dei mc e dei fast food occuparsi di cibo ci riguarda. Fin da piccoli.
rg