“Costigliole , paese fra i più importanti della Provincia, da diverso tempo gode di poca attenzione da Poste italiane. Già nel 2012 decise per la chiusura dell’ufficio postale in frazione Motta e il trasferimento nell’ufficio postale del paese in piazza Medici del Vascello, distante oltre cinque km. Una scelta improvvisa e discutibile, in quanto comportava enormi disagi per i residenti e le tante realtà commerciali, artigianali, agricole e industriali della zona.
La minoranza consiliare di cui facevo parte, si fece carico del problema ed espose le perplessità che questa decisione comportava nel consiglio comunale costigliolese, presentando ripetute interrogazioni. L’amministrazione costigliolese chiese poi ad un’unanimità a Poste italiane di rivedere le scelte e di effettuare una valutazione meno superficiale del dimensionamento intrapreso, tenendo conto della conformità del territorio costigliolese, anche in coerenza con il decreto Scaiola che, dal 2008, fissa i criteri per la distribuzione degli uffici postali. Si chiese anche un aumento del personale agli sportelli, locali più accessibili e, per venire incontro alle esigenze dei cittadini, di valutare eventuali aperture pomeridiane.
Le istanze non furono accolte e la direzione provinciale delle poste decise comunque per il decentramento dell’ufficio di Motta a Costigliole. Lo stesso ufficio del capoluogo risultava già in quel periodo con una struttura piccola e non adeguata alle esigenze dell’utenza di oltre 5000 persone. Il personale addetto agli sportelli era stato ridotto da qualche anno da quattro a due unità e comunque non idoneo per accollarsi anche tutto il lavoro di un altro ufficio .
Di anni ne sono passati 5, ma la situazione da quegli anni non è assolutamente cambiata anzi, è peggiorata notevolmente. L’ufficio postale del capoluogo è rimasto identico, il personale è stato ridotto ad una unità e i cittadini per usufruire delle prestazioni allo sportello sono obbligati a lunghe attese. Poche o nulle le comodità per anziani e disabili e mancanza assoluta dei più elementari requisiti per garantire la privacy all’utenza agli sportelli. Chi ne ha la possibilità, e fra questi non sicuramente gli anziani per le proprie esigenze è costretto a spostarsi di decine di chilometri per raggiungere gli altri uffici a Boglietto, a Isola e a Castagnole.
Una situazione paradossale il disagio è evidente e sfiora l’incredibile per un servizio dello Stato che dovrebbe essere essenziale per i residenti evidentemente sconosciuta a poste italiane con la complicità di una politica che, invece di essere sussidiaria nel fare emergere e cercare di trovare soluzioni utili a risolvere le criticità dei cittadini, ancora una volta risulta essere completamente assente”.
Enrico Alessandro Cavallero