Un circolo Acli nel cuore del centro storico della città, all’interno del complesso antico noto come Opera Pia Caissotti, un luogo, il “Foyer delle famiglie” riferimento di molte attività della Parrocchia del Duomo. Il Vicario generale della Diocesi di Asti, Don Marco Andina che nella Parrocchia del Duomo è cresciuto tra campi, gruppi, attività, prima dell’ingresso in Seminario degli studi di Teologia, dell’ordinazione Sacerdotale. Un poeta popolare che, con le sue canzoni, “nel corso del tempo” ha dato lustro e cittadinanza alla canzone d’autore Italiana, Francesco Guccini da Pavana, cresciuto, come lui stesso ci dice con un verso mirabile, “tra la via Emilia e il West”, tra i portici di Bologna e la sua vocazione “a sinistra”, e le montagne dell’Appenino Tosco Emiliano dove Francesco ha anche ambientato i romanzi gialli della sua recente vita di scrittore. Tra castagne e veglie nel rifugio in montagna e “Via Paolo Fabbri”.
Sono i tre protagonisti dell’incontro, presso la sede del “Foyer”, di sabato 7 ottobre, nel tardo pomeriggio, alle 19, l’ora buona per una merenda sinoira semplice, (salumi e formaggi, vino rosso, un piatto di pasta ..) per qualche accenno alle canzoni di Guccini, per le riflessioni di Marco, per un filnale .. lungo da condividere anche cantando insieme ai ragazzi della Parrocchia che hanno preparato qualche sorpresa.
“Ma cosa resta in fondo in fondo di questa cosa che chiami vita?”. Il titolo del lavoro di Don marco richiama un verso che racchiude in sé molto Guccini, la sua vena popolare, il suo parlare semplice e le sue profonde riflessioni sulla vita, sul tempo che scorre, sulle persone che abitano il suo mondo. Uno dei tanti versi da cui l’autore prende spunto per le sue “riflessioni teologiche”.
Don Marco afferma di essere particolarmente stonato, e per questo di non aver mai dato alla musica un valore significativo, fino a quando, durante qualche pausa per riflettere e riposare, “tra il Monferrato e le langhe”, ha capito che non solo le colline avevano l’effetto di riconciliario con il mondo ma anche la voce inimitabile di Francesco, “quell’eterno suo incespicare”, quella vena da chansonnier popolare capace di racchiudere in una canzone riflessioni buone per farci un libro …
L’ascolto delle canzoni diventa e continua ad essere un ottimo passatempo ma intanto cresce l’interesse per “il maestrone di Pavana” come lo stesso Don Marco lo definisce. I testi delle canzoni, qualche biografia, una conoscenza più attenta che sfocia nel piccolo volume scritto per Effatà editrice, in libreria ormai da qualche tempo che sabato potranno scoprire meglio anche gli amici del Foyer.
La presentazione del libro e la serata “in famiglia”peraltro si sposano bene con la vocazione del circolo stesso ad aprirsi alla città, senza perdere la sua fisionomia di luogo per le famiglie che si caratterizza sia grazie alle proprie iniziative come quella di sabato 7 ottobre, sia con l’ospitalità data ad associazioni della città per convegni, incontri, seminari, sia con la collaborazione stretta con le ACLI provinciali che, nel prossimo anno realizzeranno al Foyer iniziative anche a respiro regionale.