“Arte e storia nelle Banche e nella Fondazioni di origine bancaria”. Con questo slogan l’ABI, l’Associazione Bancaria Italiana, ha presentato la XVI edizione di “Invito a palazzo” l’iniziativa che, in contemporanea su tutto il territorio nazionale, vede, sabato 7 ottobre, i palazzi delle banche e delle fondazioni aperti e visitabili gratuitamente, con l’obiettivo di offrire al pubblico la possibilità di ammirare opere d’arte e arredi di ogni epoca nei luoghi di solito non accessibili perché riservati alla professione bancaria. Un modo per restituire alla comunità nazionale un patrimonio di testimonianze di civiltà artistica e di vita civile ma anche un’occasione insolita quanto unica di contatto fra le banche e i suoi clienti.
L’iniziativa si svolge con il patrocinio della Commissione nazionale Unesco, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Ritenendo tale iniziativa di particolare interesse, l’Acri ha esteso anche alla Fondazioni e Casse di Risparmio la possibilità di partecipare.
In Asti saranno aperti al pubblico e visitabili gratuitamente con orario continuato dalle 10 alle 19 ben tre palazzi. In Piazza Libertà n. 23 sarà aperta la Sede della Cassa di Risparmio di Asti (banca che fin dalla prima edizione ha aderito all’iniziativa, riscuotendo enorme successo di pubblico) dove le visite guidate partiranno a ritmo ininterrotto. In Corso Alfieri n. 326 sarà visitabile la Sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, dove le visite guidate partiranno ogni ora e saranno realizzate anche da alcuni studenti che hanno aderito al progetto ” Guida per un giorno” ideato dall’ABI e realizzato dalla Fondazione attraverso una collaborazione con il Liceo Artistico Benedetto Alfieri di Asti. In corso Alfieri n. 357 Palazzo Mazzetti sarà visitabile per l’intera giornata e saranno organizzate visite guidate alle 11, 15 e 17.
Nel Palazzo di Piazza Libertà, che dal 1986 ospita la sede della Cassa di Risparmio di Asti, sarà possibile ammirare le opere che costituiscono la collezione d’arte dell’azienda di credito astigiana, che comprende una significativa sezione di pittori contemporanei, fra i quali molti legati al territorio.
Fra le opere più pregiate spiccano due opere di Gandolfino da Roreto, una pala di Guala, dipinti attribuiti alla scuola del Caccia, tre quadri di Guido Montezemolo esposti nella Sala Consiglio, lavori di Mino Rosso, Spazzapan, Guaricci, Sciavolino, oltre a molte opere di artisti astigiani e piemontesi fra cui Pinot Galizio e alcuni arazzi delle arazzeria astigiane.
Particolarmente rappresentativa la sezione dedicata allo scenografo astigiano Eugenio Guglielminetti. Fra le altre, notevoli alcune opere di Casorati, Tabusso, Menzio, Rovero, Manzone.
Fra le opere di più recente acquisizione, spiccano quelle di Nam June Paik, Emilio Scanavino, Hans Hartung, Vanessa Beecroft, Vasco Bendini e Christo (artista che ha curato nel 2016 la passerella sul Lago d’Iseo).
Per l’occasione la Banca ospiterà nove opere dell’artista astigiana Federica Oddone (in arte Feofeo): i Sette Chakra che formano “Il Ponte Arcobaleno”, “Sangue e Arena” e “Melunico”.
Nel Palazzo di Corso Alfieri, che ospita la Sede della Fondazione, sarà possibile ammirare le sale ristrutturate e riccamente decorate con stucchi ed affreschi, oltre alla pregiata collezione di opere d’arte e monete antiche.
Fra queste di particolare pregio la “Madonna col Bambino ed Angeli” di Gandolfino d’Asti (o da Roreto) e la “Pala di San Giorgio” di Guglielmo Caccia detto il Moncalvo.
Saranno anche esposte le sei Sibille (Cumana, Delfica, Tiburtina, Persica, Ellespontica e Libica) opera di Orsola Caccia, figlia del Moncalvo, oltre al “Matrimonio Mistico di Santa Caterina”, due tele raffiguranti angioletti attribuite alla Bottega del Moncalvo e la statua di G. Dini, Episodio del Diluvio Universale.
Sabato, per la prima volta, si potrà ammirare la Pala di Gandolfino da Roreto (Asti, notizie tra il 1493 e il 1518), Madonna di Loreto e Santi Secondo e Calocero che recentemente è stata collocata nella Sala Consiglio della Fondazione. Sarà un’occasione anche per ammirare alcuni bellissimi Arazzi, in particolare due dell’Arazzeria Scassa e uno dell’Arazzeria Montalbano.
Palazzo Mazzetti, di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, dopo l’apertura parziale nel 2009 dell’ala orientale, si presenta oggi completamente restaurato e con il riallestimento definitivo del museo civico. Il progetto di recupero ha permesso di restituire alla città uno degli edifici più significativi per storia e bellezza architettonica e contemporaneamente il museo civico, rinnovato negli allestimenti, adeguato alle esigenze di sicurezza e di conservazione, dotato di attrezzature e spazi che consentono le attività di un centro culturale vivo e propositivo.
Nelle numerose sale il pubblico potrà ammirare diverse opere: la collezione orientale di manufatti cinesi e giapponesi, la collezione Gerbo di tessuti antichi, la collezione di microsculture del Bonzanigo, la collezione delle opere di Michelangelo Pittatore, la collezione di pittura dei paesaggi, le statue di Giribaldi e la collezione di arte contemporanea.
Ulteriori informazioni sono disponibili agli sportelli della banca, ai numeri di telefono 0141 393.258 oppure 0141 592.730 oppure 0141 530.403.
Maggiori informazioni su tutti i Palazzi visitabili sul territorio nazionale sono disponibili sui siti http://palazzi.abi.it, www.fondazionecrasti.it e www.palazzomazzetti.it