Le tecniche di produzione degli arazzi, vere e proprie opere d’arte realizzate con paziente lavoro artigianale di tessitura (trame e orditi), verranno insegnate dalle artigiane discendenti dell’Arazzeria Scassa di Asti, conosciuta nel mondo come uno dei laboratori più prestigiosi per questo genere artistico.
Si tratta di un’allettante proposta formativa, presentata, oggi, al polo universitario di Asti, dai responsabili delle Scuole Tecniche San Carlo, delle associazioni delle donne imprenditrici e dirigenti d’azienda AIDDA e CAFID del Piemonte in collaborazione con Regione Piemonte, Banca Generali, Polo Universitario Asti Studi Superiori.
Il corso è aperto a sei giovani talenti che verranno scelti dalla commissione e apprenderanno la tecnica di produzione degli arazzi, detta de “L’Arazzo ad Alto Liccio”: la scadenza per presentare le domande è lunedì 30 ottobre 2017.
Alla conferenza stampa sono intervenuti, fra gli altri, Giovanna Boschis per Cafid, Rossella Maggiora per Aidda, Alessandro Giacosa per Banca Generali, Roberta Seno per Scuole San Carlo, Ivana Morando per la Regione Piemonte, Francesco Scalfari per il polo Astiss. Presenti all’incontro le sorelle Katia e Franca Alcaro in Scassa che saranno le docenti del corso.
Le lezioni si terranno nella sede dell’Arazzeria Scassa (Certosa di Valmanera, via Arazzeria, Asti) a partire da novembre.
Per informazioni e adesioni contattare l’Associazione Scuole Tecniche San Carlo, tel. 0141-593328 e-mail: asti@scuolesancarlo.org.
San Carlo da alcune settimane ha aperto una propria sede didattica presso il polo universitario di Asti, una collaborazione positiva fra il mondo della formazione professionale della città e il polo universitario. Le materie di insegnamento nel corso del work shop spaziano dalla progettazione di un manufatto, per passare alla produzione di un campionario cromatico, varianti, campionatura e stesura finale, studio cromatico di forma e colore. Nel corso di alta formazione si potranno imparare tecniche, manualità, segreti direttamente dalle mani esperte delle storiche artigiane. “Si tratta di una buona opportunità per i giovani che vogliono apprendere una tecnica artigianale antica che racchiude ottime prospettive di lavoro nell’attuale- dice Roberta Seno direttrice generale Scuole San Carlo -. Una sfida, un investimento per il futuro che auspichiamo venga raccolta da giovani astigiani, ma anche da professionisti e appassionati d’arte che risiedono in nel nostro paese e, in futuro, anche all’estero”.
L’Arazzeria Scassa di Asti è un’istituzione riconosciuta nel mondo come un’eccellenza tutta italiana: il corso è quindi uno strumento per divulgare una tradizione artigianale da tramandare e promuovere in favore delle nuove generazioni. L’Arazzeria fu fondata da Ugo Scassa nel 1957 nei locali restaurati dell’antica Certosa di Valmanera, alla periferia nord della città. Il laboratorio produce arazzi realizzati con l’antichissima tecnica ad alto liccio, i soggetti sono cartoni dei più grandi artisti contemporanei da Casorati a De Chirico, da Cagli a Paul Klee, da Mirò a Kandijnski e altri. L’incontro tra una tecnica immutata nei secoli e la sensibilità moderna crea opere uniche e preziose, molte sono esposte in sedi prestigiose, altre sono da ammirare nella galleria museo di Asti dopo aver osservato il paziente lavoro delle tessitrici nel laboratorio. Una delle collezioni più ricche è quella realizzata, fra il 1950 e il 1960, per le navi ammiraglie della Marina Militare, i transatlantici Leonardo da Vinci, Raffaello e Michelangelo che esponevano arazzi realizzati ad Asti nelle sale di prima classe. Le navi sono oggi dismesse, mentre le opere d’arte prodotte da Scassa sono raccolte in prestigiosi musei a Roma. L’arazzeria ha inoltre lavorato per gli emiri arabi, per grandi famiglie italiane, architetti di fama, quali Ettore Sottsas e Renzo Piano; alcune opere sono esposte ai Musei vaticani, nelle sale del Senato e in importanti musei del mondo. Nella foto, da sinistra verso destra: Giacosa, Seno, Boschis, Maggiora, Morando