La Sala Pastrone del Teatro Alfieri ospiterà giovedì 19 ottobre, alle 17, l’incontro “Una storia operaia. Ovvero quando la classe operaia era una élite” promosso da Israt, Camera del lavoro e Spi Cgil (ingresso libero).
Verrà ricordato, a un anno dalla scomparsa, Natalino D’Orsi, volto storico del Consiglio di fabbrica dell’Avir, delegato sindacale della Cgil e leader indiscusso dei lavoratori oltre che militante comunista. Il suo nome resta legato, tra le tante vertenze che coinvolsero la Vetreria, alle lotte per la tutela della salute in fabbrica e dei diritti delle maestranze.
Racconteranno di lui e della storia operaia nel vecchio stabilimento di bottiglie, in corso Felice Cavallotti, i compagni di lavoro e chi, a vario titolo, conobbe D’Orsi e partecipò con lui alla lunga stagione di battaglie sindacali che si svolsero, in particolare, tra gli anni ’70 e ’80 del Novecento. Saranno proiettate immagini dell’epoca ed esposti rari documenti sulla “strana fabbrica” (dal titolo di un libro che nel 1988 ne tracciò origini e primi sviluppi).
L’incontro sarà moderato da Nicoletta Fasano, ricercatrice dell’Israt e componente della commissione nazionale degli archivi Cgil.
Primi interventi in sala quelli di Enrico Bestente, tra i più attivi esponenti del Consiglio di fabbrica accanto a D’Orsi, e Filippo Rubulotta, segretario della Cgil.
“Natalino – ricorda Bestente, che ha fortemente voluto l’incontro in Sala Pastrone – era un operaio autodidatta con molti saperi, tra cui la conoscenza del ciclo produttivo della fabbrica, la capacità di parlare alla gente e di confrontarsi con i vertici aziendali senza atteggiamenti referenziali, secondo un codice di comportamento adottato da altri sindacalisti che lo avevano preceduto, come Secondo Saracco”.
Altri contributi verranno da Edoardo Angelino e Emanuele Bruzzone, cui spetterà il compito di tracciare la storia della Vetreria e della sua classe operaia, Aldo Mirate, legale della Cgil contro l’azienda nelle vertenze in tribunale sulla salute in fabbrica, Fabrizio Parise, segretario dei chimici Cgil, Francesco “Cico” Villata, delegato sindacale nel Consiglio di fabbrica in cui operò D’Orsi e appassionato curatore del fondo archivistico della Cgil custodito all’Israt.