Prese di posizione diverse sul provvedimento della Giunta comunale che norma la vita indipendente di persone con disabilità motoria meritano una replica che faccia un po’ di chiarezza.
I progetti di vita indipendente, le cui linee guida sono state approvate dalla Regione nel 2008 con la DGR-9266, sono destinati a “persone portatrici di grave disabilità motoria certificata ai sensi dell’art. 3 della legge 104/92, di età compresa tra i 18 e 64 anni, inserite in contesti lavorativi, o formativi, o sociali con rilevanza a favore di terzi o con riferimento all’esercizio delle responsabilità genitoriali nei confronti di figli minori” e hanno visto negli anni recenti numeri ridotti di cittadini che ne hanno fatto richiesta.
Ora su proposta dell’assessore Mariangela Cotto, sollecitata da disabili motori ignari di poter accedere ai contributi previsti, la Giunta ha deliberato nuovi criteri, sempre sulla scorta delle linee guida regionali, dando a tutti i cittadini in possesso dei requisiti richiesti la possibilità di presentare apposita domanda entro il 31 gennaio 2018.
Nello scorso mese di novembre le quattro persone che beneficiano del contributo per i progetti di vita indipendente (due di € 2.400,00 annui, una di € 7.160,00 annui ed una di € 14.088,00 annui) e la persona che ne ha beneficiato fino a febbraio 2016, successivamente rivalutato come “progetto di sostegno alla domiciliarità (importo di annuo di € 19.680,00), hanno ricevuto una comunicazione da parte del Comune di Asti che, garantendo l’erogazione del contributo fino alla fine del 2017, indicava la possibilità, se in possesso dei requisiti previsti dai nuovi criteri, di presentare una nuova domanda; in alternativa, poteva comunque essere presentata una richiesta per l’ottenimento di un contributo di sostegno alla domiciliarità, opportunità questa riservata ad una delle quattro persone che, per superamento del limite di età, non potrebbe comunque più usufruire di vita indipendente.
Ora la deliberazione comunale n° 588 del 05/12/2017 con l’approvazione dei nuovi criteri per l’accesso ai contributi di vita indipendente, senza nulla togliere, ha inteso dare informazione e allargare la platea di chi ha potenzialmente diritto a questa importante opportunità di sostegno economico ad un percorso lavorativo, formativo, sociale.
“So di una conferenza stampa che ha i toni di essere ad personam – puntualizza l’assessore Cotto -. In questo momento sono tre le persone che fruiscono del contributo. Se un rimprovero va mosso è non avere mai informato compiutamente della possibilità di poter presentare un progetto di vita indipendente. Doveroso farlo quindi da parte mia, nel rispetto dei tanti disabili motori residenti in città e nel portare avanti equità, trasparenza e possibilità di accesso ai servizi offerti”.
Le domande di contributo dovranno essere presentate allo Sportello Unico Socio Sanitario (SUSS) sito al piano terra dell’Ospedale Cardinal Massaia, orari lunedì 9-13 e 14-16, mercoledì e venerdì 9-13, utilizzando l’apposito modulo reperibile sulla homepage del Comune di Asti, entro il 31 gennaio 2018. Esse saranno valutate dall’Unità Multidisciplinare Valutazione Disabilità (UMVD) che ne redarrà la graduatoria.
Il contributo, erogato mensilmente, viene valutato in base al progetto individuale e commisurato in base alla situazione economica, comprensiva di pensione di invalidità e/o indennità di accompagnamento, e delle condizioni abitative, familiari, assistenziali.