Una nuova “amica” per assistiti ed operatori del Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura del Cardinal Massaia di Asti: si tratta di Tosca, un setter Gordon di 8 anni che, da due settimane, è protagonista di un progetto ludico-ricreativo volto a migliorare il benessere interno alla Struttura ospedaliera.
La sperimentazione è stata pensata come laboratorio esperienziale: “La presenza di un animale domestico in un ambito come il nostro – spiega il dottor Riccardo Oliva, direttore della Struttura – può svolgere un ruolo facilitante rispetto ai risultati ed all’efficacia delle cure. In particolare, grazie ad un’azione di possibile riduzione di ansie e stress ed all’empatia, che potrebbe contribuire a migliorare le relazioni tra degenti e tra operatori ed assistiti”.
L’ideazione del progetto, denominato “Preludio a quattro zampe: la Tosca”, va ricondotta al Coordinatore Infermieristico del SPDC, dottoressa Paola Chirone, grazie alla disponibilità della docile Tosca di proprietà del signor Marco Risso.
“L’idea – commenta Anna Ceria, direttore amministrativo dell’Asl AT – ha preso corpo anche a seguito dell’approvazione del Regolamento aziendale per l’accesso alle strutture ospedaliere e sanitarie di animali domestici: siamo una tra le prime Asl in Italia, infatti, ad aver voluto definire modalità precise per permettere ai nostri pazienti di “ricevere la visita” del proprio animale da compagnia nei periodi di ricovero”.
Prima di avviare il progetto, il cane è stato seguito da alcune figure professionali indispensabili: la dottoressa Fulvia Dorigo, veterinario Asl e accompagnatore certificato, ed il dottor Franco Fassola, veterinario comportamentale esterno, supportato dalla specializzanda Chiara Mastrazzo.
Il coinvolgimento di queste figure specialistiche ha consentito di compiere un’attenta valutazione comportamentale dell’animale e confermarne l’idoneità ad essere protagonista della sperimentazione.
Tosca ha già fatto conoscenza con assistiti e personale ospedaliero: sono stati due, sin qui, i momenti in cui il soggiorno interno del Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura si è trasformato in uno spazio di comunicazione, verbale e gestuale, finalizzata a migliorare il benessere delle persone con il coinvolgimento dell’animale da compagnia.
“Ciascuna visita ai degenti del reparto – conclude il dottor Oliva – è durata circa un’ora e, in entrambi i casi, il gioco, le carezze, le espressioni corporee dell’animale pare proprio che abbiano creato un coinvolgimento positivo tra i ricoverati”.
Sarà compito del personale medico ed infermieristico valutare e verificare il gradimento della presenza dell’animale nel reparto.
Intanto, gli assistiti hanno salutato Tosca e attendono la sua prossima visita.