Tre rapine in sette giorni tra i comuni di Magliano alfieri e Govone, tutte con parecchie analogie, ovvero cappello e sciarpa per coprirsi il volto, accento dell’est Europa per celare la provenienza geografica, pistola e coltello per incutere terrore e asportare soldi in contanti. I carabinieri di Alba, hanno arrestato un napoletano in falgranza, mentre cioè stava commettendo una terza rapina ai danni della tabaccheria Rava di Canove di Govone.
L’operazione è scattata grazie a un importante servizio del controllo del territorio teso alla prevenzione e alla repressione dei reati contro il patrimonio nel territorio albese. Un servizio che ha visto impiegati decine di pattuglie dei carabinieri che hanno sorvegliato i comuni colpiti dai rapinatori e quelli limitrofi, soprattutto i piccoli esercizi commerciali in orario di chiusura. A questa attività gli investigatori hanno aggiunto una serie di controlli investigativi, appostamenti e ricostruzione dei fatti reato attraverso tutte le telecamere pubbliche e private dei paesi d’interesse.
Il ragazzo, pregiudicato napoletano per reati di spaccio di stupefacenti e fratello di un altro soggetto, in carcere per un duplice omicidio di camorra, è stato tratto in arresto dai militari proprio dopo una terza rapina. Il bottino di circa duemila euro, la fuga in auto di pochi chilometri direzione Alba, il fermo da parte dei militari del Nucleo Operativo e della stazione di Govone in Magliano Alfieri tutto condito da un inseguimento e una resistenza da parte del pregiudicato. Nella macchina trovato il coltello utilizzato per la rapina e l’intera somma asportata poco prima al tabaccaio.
Arrestato è stato portato nella casa circondariale di Asti; interrogato dall’autorità giudiziaria avrebbe ammesso le proprie responsabilità nella rapina in tabaccheria ma non delle due precedenti che rimangono ancora al vaglio dei carabinieri albesi.