Sono i giorni del dolore nel Nord Astigiano. Giorni in cui si piange la tragica scomparsa di Giovanni Gallo e Roberto Guazzo i due amici travolti e uccisi in autostrada. Ieri, giovedì a Cantarana si sono celebrati i funerali di Gallo, 50 anni, imprenditore nel settore dell’alimentazione, mentre oggi, venerdì, alle 10.30, Villafranca darà l’ultimo addio a Guazzo, 53 anni, commercialista, vicesindaco e assessore al Bilancio del paese.
Una tragedia, quella della scomparsa dei due padri di famiglia, entrambi grandi tifosi del Toro, che ha sconvolto un intero territorio, non solo le Comunità di Villafranca e Cantarana.

Le vittime
Guazzo, oltre a ricoprire importanti ruoli nell’Amministrazione Comunale, era molto conosciuto anche per il suo impegno a favore della promozione turistica del territorio organizzando manifestazioni come ViniVilla e il Maiale d’autore, previsto per il secondo week end di maggio; l’edizione 2018 dopo l’incidente è stata annullata. Annullato anche il concerto per i restauri della chiesa parrocchiale organizzato da Legambiente Valtriversa e la Parrocchia di Villafranca per venerdì 13 aprile alle 21 nella Collegiata di Sant’Elena.
Lascia la moglie Lorenza e le quattro figlie Ilaria, Matilde, Cecilia e Agnese.
Gallo, 50 anni, sposato e padre di due ragazze,, Giorgia e Giulia, gestiva assieme alla moglie Simona Borgnino il supermercato Simly Market di Baldichieri. Era inoltre presidente della Polisportiva Baldichierese, oltre ad essere un grande tifoso granata e uno sportivo, appassionato di mountain bike ed enduro.
Proprio la tifoseria del Toro li ha ricordati nella partita contro l’Inter di domenica.
E, mercoledì, gli amici, stavano tornando da un altro match dei granata, quella contro il Crotone, vinta 4 a 1 dai padroni di casa.
Viaggiavano su due veicoli diversi, percorrendo la tangenziale di Torino in direzione di Asti quandoGuazzo è stato coinvolto in un tamponamento. La sua Mercedes, all’altezza dello svincolo di Vadò, è stata urtata da una Fiat 600. I conducenti sono scesi per compilare il cid e proprio in quel momento è arrivato il Fiorino con la volante Gallo, che viaggiava assieme a una delle due figlie. L’uomo si è così fermato per capire se ci fosse bisogno di aiuto. A quel punto è arrivata un’altra vettura, una Yaris con al volante un 37enne, che non si è accorta del primo incidente e ha falciato i due amici, uccidendoli sul colpo.

I funerali di Gallo
Una tragedia che ha sconvolto i compaesani come ha dimostrato la grandissima partecipazione di persone ai rosari e al funerale di ieri. In centinaia hanno affollato la parrocchiale di Cantarana per salutare ancora una volta “Giò”. Tantissime le corone e tantissime le lacrime che sono scese in un questo “orribile pomeriggio di aprile”, come lo ha definito il parroco don Carlo Pertusati. C’erano le associazioni di alpini visto che Giovanni era stato alpino, i ragazzi della Polisportiva Baldichierese, gli amministratori e i sindaci di Cantarana, Villafranca e Baldichieri appunto, c’erano gli amici di sempre, i conoscenti e i parenti che in un silenzio quasi surreale si sono stretti alla famiglia di Giovanni, a mamma Pina, a papà Pierenzo che hanno seguito il feretro fino alla chiesa, alla sua amata famiglia, ai nipoti ai cognati e ai parenti tutti. E c’era anche Antonio Comi, dirigente del Toro, in rappresentanza di tutti i tifosi granata. E proprio nell’ultimo viaggio è stato accompagnato da maglia firmata dai giocatori della sua squadra del cuore appoggiata sul feretro ricoperto da rose granata.
“In questi giorni di immenso dolore abbiamo anche vissuto momenti di elevatissima umanità”, ha detto don Pertusati nel corso dell’omelia in riferimento alla grande e commossa partecipazione sia ai rosari che al funerali, ma soprattutto all’abbraccio silenzioso che da mercoledì scorso, giorno della tragedia, stringe metaforicamente Simona, Giulia, Giorgia e gli altri familiari.
Gallo è stato descritto come una persona molto unita alla famiglia, pieno di amici, “un uomo di straordinaria normalità”.
In tanti lo hanno voluto salutare anche dal pulpito della chiesa “Giovanni è stata una di quelle persone che ci fanno dire anche in una giornata come questa che la vita è bella e degna di essere vissuta”, ha detto ancora il sacerdote che durante la messa ha ricordato anche Roberto Guazzo.
Poi è stato solo il momento delle lacrime e del dolore, nell’ultimo estremo viaggio di Giovanni che continuerà a vivere nei cuori di chi lo ha amato e lo ama.

Foto di Roberto Signorini