Martedì 15 maggio inizieranno i lavori di abbattimento della Torre dell’Acqua di Moasca, l’inizio ufficiale dei lavori di demolizione alle 14.30 presso il Giardino del Castello.
Saranno presenti: Andrea Ghignone – sindaco del Comune di Moasca; Alberto Valmaggia – assessore Regione Piemonte all’Ambiente, Urbanistica, Programmazione territoriale e paesaggistica, Sviluppo della montagna, Foreste, Parchi, Protezione Civile; Giovanni Spandonaro – presidente Acquedotto Valtiglione SpA; Corrado Napoli – architetto progettista dell’intervento.
A Moasca (Asti), un piccolo borgo nel cuore del Monferrato, zona la cui straordinarietà è valsa la tutela dell’Unesco, un luogo in cui natura, storia, cultura ed enogastronomia d’eccellenza si incontrano e si fondono per offrire all’ospite un’esperienza irripetibile. Dal giardino del castello è possibile godere di una suggestiva visuale sul Monferrato astigiano, sui vigneti: la vista è disturbata dalla torre dell’acqua, struttura costruita negli anni ’60, di modesta fattura in cemento armato, parzialmente rivestita in mattoni faccia a vista, di circa 20 metri di altezza, è posta proprio vicino alle mura che recingono i resti dell’antico castello, risalente al XIV secolo.
“Appena rieletto avevo provveduto subito ad incaricare un architetto per il progetto di riqualificazione del paesaggio di Moasca e la Regione ha ritenuto meritevole tale scelta – fa presente il sindaco Andrea Ghignone -. Il progetto riguarda la riqualificazione del paesaggio con l’abbattimento della torre dell’acquedotto sita nel comune di Moasca collocata in un punto ad alta visibilità posta al centro della visuali apprezzabili da diversi punti di osservazione so sito Unesco astigiano. In tale contesto l’attuale struttura dell’acquedotto interferisce nello skyline del castello e dei due torrioni circolari che di poco la superano in altezza: si configura di forte impatto percettivo nei confronti di un territorio che presenta indubbie peculiarità paesaggistiche”.
La Giunta Regionale ha riconosciuto il progetto di Moasca meritevole di finanziamento per la qualità paesaggistica in quanto ricade nell’area di protezione del sito Unesco dei paesaggi vitivinicoli e ha provveduto a finanziare con un contributo a valere sulla legge regionale 14/2008 pari a € 150.000.
“Il progetto – prosegue il sindaco, Andrea Ghignone, – è consistito nella costruzione di una nuova vasca dell’acquedotto completamente interrata posta sulla collina del Bricco , tale collocazione permette di svolgere la stessa funzione della torre. Inoltre tutta l’area del Bricco di Moasca posta ai confini con San Marzano è stata riqualificata, nella stessa area è stata installa la “panchinona” di Chriss Bangle”.
L’area per la costruzione della vasca è stata messa a disposizione dal proprietario, Gianpiero Gatto, titolare della Costruzioni Ristrutturazioni Abitazioni sita in Canelli.
“Inoltre – prosegue il sindaco – la nuova vasca, realizzata con la collaborazione dell’Acquedotto Valtiglione SpA, gestore dell’acquedotto comunale, ha una capacità doppia rispetto al precedente serbatoio ed è fornita di tutti i moderni sistema di gestione – negli ultimi anni si erano verificate numerose problematiche di mancanza dell’acqua il nuovo serbatoio ha risolto tali problematiche e migliorato il servizio per tutta la popolazione”.