Venerdì 19 marzo alle 21 all’Istituto d’Arte “Benedetto Alfieri Architetto” di Asti si svolgerà l’incontro “Emergenza arte in Abruzzo” dedicato al recupero e la messa in sicurezza delle opere colpite dal sisma con metodologie e tecniche utilizzate dagli operatori specializzati di protezione Civile Beni Culturali. L’incontro con ingresso libero, svolto in collaborazione con il Settore della Protezione Civile della Provincia di Asti, nasce dall’accoglimento della proposta dell’Associazione Restauratori Italiani, operativa all’Aquila dopo il terremoto, di organizzare una lezione-convegno sul tema dell’Emergenza Arte in Abruzzo. Per tutta la giornata di venerdì 19 marzo 2010 gli allievi dell’Istituto seguiranno lezioni teoriche e faranno esperienze pratiche, nella tenda appositamente installata nel cortile della scuola, sulla messa in salvaguardia delle opere colpite dal sisma o da altre catastrofi e si faranno simulazioni di intervento. Durante l’incontro delle ore 21 verranno illustrate le metodologie e le tecniche di primo intervento utilizzate dagli operatori specializzati di Protezione civile dei beni culturali. Particolare attenzione sarà dedicata alla tecnica di recupero dei frammenti di affresco e di schedatura rapida delle opere. Sarà anche possibile approfondire i temi dell’incontro attraverso una mostra fotografica e la proiezione di un video.
Precede la giornata del 19 marzo l’incontro “Dalle ville rinascimentali ai recupero dei Beni Culturali in situazioni di emergenza” organizzato giovedì 18 marzo sempre alle ore 21 nella palestra dell’Istituto d’Arte Benedetto Alfieri Architetto di Asti. L’Istituto con la riforma Gelmini diventerà un Liceo Artistico con cinque indirizzi: Arti Figurative, Architettura, Design, Audiovisivo&Multimedia e Scenografia e con la possibilità di attivare, in futuro, l’indirizzo di Grafica. E’ il liceo con la maggior varietà di proposte, che consentono un ottimo mix tra tradizione e innovazione, spaziando dallo studio della pittura e della scultura, alle attività laboratoriali fino all’uso delle nuove tecnologie multimediali, che aprono nuove frontiere e nuove possibilità di lavoro, grazie anche a frequenti stage e collaborazioni con enti, imprese e istituzioni.