Un’analisi geopolitica, che permetta di individuare le cause remote dei fatti recenti e di prospettare possibili scenari futuri. Per gli Stati Uniti, ma anche per il resto del mondo. Manlio Graziano, specialista in geopolitica delle religioni, giornalista e professore a La Sorbona di Parigi, sarà ad Asti per presentare il suo ultimo libro “L’isola al centro del mondo – Una geopolitica degli Stati Uniti” (ed. Il Mulino). L’appuntamento è per mercoledì 27 giugno, alle 18.30, al Centro Culturale San Secondo di via Carducci 22.
Secondo Benedetto Croce il fascismo fu una “invasione degli Hyksos”, cioè una parentesi nella storia italiana, come il breve periodo in cui gli Hyksos dominarono l’Egitto per poi sparire senza lasciare traccia.
Molti nel mondo considerano oggi la presidenza di Donald Trump come una “invasione degli Hyksos”. In un certo senso, il 45 ° presidente degli Stati Uniti rappresenta indubbiamente una rottura rispetto all’intera storia del paese; tuttavia, molte delle idee su cui è stato eletto si adattano perfettamente all’ideologia americana: l’eccezionalismo, il mito dell’insularità e dell’inviolabilità del suo territorio, e la convinzione che ogni battuta d’arresto degli Stati Uniti non può che provenire dalle nefaste influenze del mondo esterno. Così come la convinzione a-storica che il modo migliore per affrontare i problemi di oggi è applicare loro le ricette che hanno avuto successo (o sembrano aver avuto successo) in passato.
Ecco perché, per “cercare di capire cosa diavolo sta succedendo” negli Stati Uniti, per prendere in prestito una famosa frase di Donald Trump, Manlio Graziano ha scelto di esplorare la geopolitica degli Stati Uniti. In effetti, il compito della geopolitica è proprio quello di identificare le cause remote degli eventi recenti per valutarli e prevedere i possibili scenari degli sviluppi futuri.
Questo è il primo libro su una geopolitica degli Stati Uniti dai Padri Pellegrini a Donald Trump, con i suoi numerosi elementi di continuità e scarsi momenti di rottura nella politica interna e internazionale del paese. Il libro mette incidentalmente in discussione alcuni dei luoghi comuni nella rappresentazione di quelle politiche, e offre al lettore numerose opinioni su cosa sia la geopolitica e come possa essere usata per capire meglio il mondo.