L’infinito tour culturale della nostra provincia questa volta ci porta ad incontrare un’artista a tutto tondo, un astigiano doc, anzi docg: Fabrizio Rizzolo.
Lo incontriamo tra una tappa e l’altra del tour con il suo musical che ha fatto tappa anche ad Asti il 27 dicembre al Teatro Alfieri con lo spettacolo “A Christmas Carol Musical” e ci parla della sua lunga carriera con il solito entusiasmo e la “verve” che lo contraddistingue da sempre.
Il sacro fuoco dell’arte quando si è manifestato?
“Diciamo che si è manifestato fin da subito, fin dall’infanzia. Pensi che a nove anni, per Natale, i miei genitori mi regalarono una macchina da scrivere e io così “d’emblée” scrissi due poesie, che tra l’altro ricordo benissimo. Poi, successivamente, mi regalarono un organetto Bontempi e non esitai a scrivere una canzone. Registravo anche le canzoni della mitica Hit Parade quando la conduceva il grande Lelio Luttazzi”.
Ci parli dell’esperienza dei Farinej dla Brigna…
“E’ stata un’esperienza fantastica ed è nata così, in quattro e quattr’otto, con gli amici con cui si giocava al pallone. Sono ricordi bellissimi: i concerti, i dischi e poi abbiamo portato in piazza dei pezzi rivoluzionari: pensi a “Tuc i ciulu e mi ciul nen…”, un pezzo che ha fatto epoca, era il 1989. E poi “Sort a fora” un pezzo che è diventato uno slogan, ma anche una ragione di vita. Trasmettere la gioia di vivere e, di conseguenza, poter fare star meglio gli altri attraverso l’arte è diventato uno scopo dell’attività del gruppo ma anche mia personale. Ed è anche una grande responsabilità”.
Progetti futuri?
“Ci sono parecchie cose in cantiere: a febbraio girerò un film a Torino con Isabella Tabarini, mia moglie, ma, per ora, non posso dire altro. Sto scrivendo come autore televisivo due format per LA7 e il primo febbraio sarò di nuovo a teatro con “La Piramide Rovesciata”, spettacolo sull’olocausto basato sull’esperienza di Roberto Camerani. E poi continuerò le serie televisive come “Un passo dal cielo 5““.
L’intervista completa sul numero della Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 11 gennaio 2019.
Massimo Allario