Sarà un’anteprima per spiegare che cosa conterrà il sito sos-donna.it, che andrà in rete il giorno dopo, venerdì 8 marzo, data tutt’altro che casuale.
Il portale nasce grazie a una estesa collaborazione di istituzioni, enti e associazioni che hanno messo a disposizione le informazioni sul funzionamento dei servizi del territorio rivolti alle vittime di violenza, aprendo anche le porte alle visite della classe 3C dell’Istituto Monti-Liceo Scienze Umane.
I ragazzi partecipano al progetto in alternanza scuola-lavoro. Saranno proprio loro a prendere la parola alla conferenza stampa per fare un bilancio dell’esperienza fin qui acquisita dopo le visite al Pronto Soccorso dell’ospedale Cardinal Massaia, il Consultorio familiare di via Baracca, il centro antiviolenza provinciale L’Orecchio di Venere e aver approfondito, in classe, il tema della violenza di genere con l’assistente sociale Francesca Lanfranco, la ginecologa Valeria Ferrero, la psicologa Maria Luisa Silvestri del Cardinal Massaia.
In aula si è parlato anche del progetto di Cascina Graziella che vedrà nascere a Moncalvo, entro fine anno, la Casa delle Rose (ospiterà donne sole, o con figli, che hanno terminato il percorso di recupero contro la violenza).
Insieme alla 3C interverranno alla conferenza stampa l’insegnante Silvana Nosenzo, il dirigente scolastico Giorgio Marino e i curatori del sito. Introdurrà Chiara Cerrato, Consigliera di Parità della Provincia.
Il progetto, ideato dall’Associazione culturale Agar, è promosso dal Consiglio regionale (Consulta Femminile, Consulta delle Elette, Consulta Giovani, Comitato Resistenza e Costituzione, Comitato regionale per i Diritti Umani) insieme a Anci Piemonte, Asl AT, Cisa – Asti Sud, Cogesa, Israt, Istituto Monti.
Undici i soggetti che collaborano: l’ultimo ad aderire, nelle settimane scorse, è stato l’Ordine degli Avvocati di Asti che si affianca a Procura della Repubblica presso il Tribunale di Asti, Prefettura, Polizia di Stato – Questura di Asti, Comando Provinciale dei Carabinieri, Consigliera di Parità della Provincia, Comune di Asti, Centro antiviolenza provinciale L’Orecchio di Venere (Croce Rossa Italiana – Comitato di Asti), Associazioni Libera, Piam e Rinascita.