Cosa ci fa una balena alle porte di Chiusano?
E’ quello che, da qualche giorno, si chiede chi, dalla statale per Chivasso, imbocca la strada che conduce al paese.
Nell’area verde attrezzata dal Comune, in prossimità del laghetto alimentato da una sorgente naturale, è visibile la sagoma di una grande balena in ferro: misura sette metri di lunghezza. Sono state necessarie settimane di lavoro, nella bottega del fabbro, per tagliare, modellare e mettere insieme i vari pezzi che la compongono.
Voluta dal Comune e ideata su bozzetto dello scenografo Ottavio Coffano, la scultura deve ancora essere ultimata: i volontari della Pro loco si apprestano a completarla con elementi naturali (resti di potature, ramaglie, ecc.) così da integrarla perfettamente nel contesto che l’accoglie.
Resta la domanda: perché una balena lì?
Il sindaco Marisa Varvello, davanti al grande mammifero dall’aria pacifica, registra con divertimento lo stupore dei passanti e non si sbottona: “C’è una bella storia dietro a questa balena che sveleremo il giorno dell’inaugurazione, domenica 7 aprile. Il consiglio è di non perdersi l’evento”.
Unico indizio per ora: nel 2003 una balena fossile di tre milioni di anni venne ritrovata a Chiusano nella cava Cellino. Anche quel possente esemplare, conservato al Museo Paleontologico di Asti, misurava all’incirca sette metri.
Vorrà dire qualcosa?