L’Asl AT avvia una sperimentazione per riorganizzare le modalità di accesso alle prime visite specialistiche ambulatoriali: dal 1° luglio prossimo, infatti, intende rivedere l’attuale modalità di “accesso a tempo zero” con l’obiettivo di migliorare il servizio all’utenza e garantire equità di accesso ai cittadini, anche allineandosi ad alcune importanti novità definite a livello nazionale e regionale.
“In particolare – spiega il commissario Asl AT, Giovanni Messori Ioli – una forte spinta in questa direzione arriva dalla volontà di assicurare una sempre maggiore appropriatezza prescrittiva in collaborazione con i medici di famiglia e garantire così all’utenza le dovute priorità in funzione dell’effettiva urgenza, nonché dall’opportunità di adeguarsi al nuovo sistema di Governo dei tempi di attesa”.
Il tempo zero così come ha funzionato sino ad oggi, infatti, non avendo agende di prenotazione resterebbe al di fuori dall’accessibilità delle prenotazioni programmate. L’attivazione delle agende di prenotazione garantirebbe, quindi, il pieno rispetto delle classi di priorità assegnate dai medici di medicina generale (MMG), garantendo loro uno strumento d governo efficace e l’accesso a tutti i pazienti nei tempi previsti. La nuova formula sarà sperimentata inizialmente per le prime visite di Neurologia ed Urologia.
“L’accesso a tempo zero – continua Messori Ioli – è stata un’innovazione importante per Asti, una modalità di erogazione delle prestazioni molto apprezzata e che ha dato risultati importanti, ma che, a distanza di dieci anni, necessita di essere innovata per stare al passo con i tempi. Un’attenta analisi delle criticità ci ha portato, tuttavia, a valutare positivamente questa nuova modalità, anche in considerazione del lavoro svolto negli ultimi anni sui tempi di attesa: l’Asl AT riesce infatti a garantire il rispetto degli standard regionali per quasi tutte le prestazioni specialistiche. E’ un passo avanti che ci viene richiesto anche a livello nazionale e regionale e che offrirà le dovute garanzie ai casi urgenti, riducendo le diseguaglianze di accesso. Questa nuova formula eviterà che i cittadini, spesse volte anziani, debbano raggiungere l’ospedale di Asti in orari non consoni per vedersi assicurata la visita di cui necessitano o, ancor peggio, che pur presentandosi molto presto agli sportelli, non riescano ad ottenere la prestazione desiderata a causa di un alto numero di utenti, dovendo tornare nei giorni successivi”.