Uno è in carcere con l’accusa di lesioni personali, l’altro è ricoverato in ospedale in prognosi riservata. Sono i protagonisti della lite familiare scoppiata ieri sera, domenica 15 settembre, in un alloggio di via Ugo Rossi, nella zona di piazza Primo Maggio ad Asti. Una discussione fra futuri cognati scoppiata per “futili motivi”, come hanno sottolineato i carabinieri, e finita nel sangue.
Da una prima ricostruzione dei fatti sembra che i due uomini, entrambi albanesi, uno 37 anni e l’altro 30, abbiano cominciato a discutere per motivi banali. Il più giovane era fidanzato con la sorella della moglie del più anziano e a breve avrebbero dovuto sposarsi. Sta di fatto che ieri sera in quell’appartamento, durante la lite, ha fatto la comparsa un coltello a serramanico. Ad impugnarlo sarebbe stato il 30enne che ha ferito il suo contendente con due fendenti, uno al braccio e uno sotto la clavicola, fendente quest’ultimo che gli ha lesionato un polmone.
Sono state proprio le due sorelle fidanzate coi due uomini a dare l’allarme ai carabinieri. Quando gli uomini dell’Arma sono arrivati l’accoltellatore non era più nell’alloggio: è stato fermato in auto non lontano, ma del coltello non è stata trovata alcuna traccia.
L’uomo, 30 anni, è stato quindi arrestato per lesioni aggravate e portato in carcere in attesa della convalida del Gip.
Il ferito è stato portato in ospedale dove i medici non hanno ancora sciolto la sua prognosi, ma non sarebbe in pericolo di vita.