L’Ufficio Studi della Casa del Consumatore Piemonte ha analizzato alcuni dati riferiti al trasporto pubblico della Città di Asti dai quali è emersa un’evasione considerevole in riferimento ai biglietti degli autobus cittadini nel periodo di riferimento 2016 e 2017.
I numeri
“Il nostro Ufficio Studi – esordisce il presidente regionale dell’associazione Stefano Santin – ha preso in considerazione i dati attualmente completi del trasporto pubblico riferito agli anni 2016 e 2017: dall’analisi è emersa un’alta diffusione del così detto fenomeno dei “portoghesi”, vale a dire chi usufruisce del servizio pubblico senza pagare”.
Nel 2016 sono stati trasportati 2.836.190 passeggeri con una diminuzione di 53.618 nel 2017 quando i trasportati sono stati pari a 2.782.752.
I biglietti venduti nel 2016 sono stati pari a 187.610 e gli abbonamenti pari a 33.909 mentre nel 2017 vi è stata una flessione al ribasso sia nella vendita dei biglietti, pari a 178.790, sia per gli abbonamenti pari a 32.954.
Gli addetti al controllo sino ad ora sono pari a 3 per una media di giorni lavorati di 240 annuali.
I passeggeri controllati nel 2016 sono stati 25.000 e le sanzioni per mancato pagamento del biglietto sono state 573 per euro 22.920 di cui solo 5.160 euro sono stati incassati.
Nel 2017 le sanzioni sono state 707 pari ad euro 28.220 con un reale introito pari a 10.960 euro su un totale di passeggeri controllati pari a 35.000.
Il tasso di evasione per l’anno 2016, dato dal rapporto sanzioni rispetto al numero di utenti controllati, è stato pari a 2,29%, mentre è leggermente diminuito nel 2017 con il 2,02%.
Pertanto nel 2016 si ipotizza, in base alle persone trasportate riferite al tasso di evasione, che ben 64.948 persone non abbiano pagato il biglietto pari al 34,6 % rispetto a chi ha pagato, quindi un passeggero su tre ha viaggiato gratis mentre nel 2017 i non paganti sul totale dei trasportati sono stati 56.207 pari al 31,4% di chi ha pagato il biglietto.
Considerati il numero dei controlli, i giorni medi lavorati e il numero degli addetti, ogni controllore ha verificato la regolarità del titolo di viaggio a 35 astigiani al giorno nel 2016 e a 48 viaggiatori per ogni giorno nel 2017.
“È indubbio che la strategia posta in essere da ASP per impedire il fenomeno, come ad esempio i tornelli, dev’essere perseguita con maggiore incisività. Si deve considerare che il numero dei controlli eseguiti sino ad oggi sono stati troppo esigui anche in considerazione dello scarso personale utilizzato e dell’assenza di strategia per affrontare il fenomeno. Non si può pensare – conclude Stefano Santin – di aumentare le tariffe del trasporto pubblico, come si è fatto, senza affrontare con incisività il fenomeno di chi non paga: è un problema di giustizia sociale che chi amministra non può esimersi dall’affrontarlo”.