Trentanovesimo numero dell’anno per la Gazzetta d’Asti che nel 2019 spegne 120 candeline. Ecco i principali argomenti trattati nel giornale in edicola da venerdì 18 ottobre 2019.
Ad Asti farà tappa il Giro d’Italia
Il Capodanno astigiano non sarà clamoroso, ma neanche assente. Questa è la promessa del sindaco Maurizio Rasero, dopo le voci che si sono rincorse nell’ultima settimana sulla manifestazione che accompagnerà la città nell’inizio del 2020.
Alla fine della settimana appena passata è arrivata la conferma che non ci sarebbe stato un nuovo Capo D’Asti come quello che vide iniziare il 2018 in piazza Alfieri con il brindisi di lancio dell’Asti Secco accompagnato dall’esibizione di Elisa. Le aspettative al riguardo erano state alimentate dall’intenzione annunciata nell’occasione di rendere l’evento una tradizione con cadenza biennale. Il motivo della mancata realizzazione dell’auspicio per quest’anno è l’assenza al momento di sponsor in grado di garantire l’impegno economico necessario per un grande evento. “Non posso – prosegue il sindaco – spostare fondi da capitoli di spesa importanti come i Servizi Sociali”. [Continua sulla Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 18 ottobre 2019]
Tra cristianità e cristianesimo
La dettagliata e appassionata relazione di don Roberto Repole, teologo torinese che alla giovane età di 44 anni è stato per due turni presidente dell’Associazione Teologica Italiana, tenuta venerdì scorso davanti ai membri del Consiglio Presbiterale e del Consiglio Pastorale, affrontando il tema o problema del come la Chiesa è chiamata ad affrontare il cambiamento di epoca chiamato comunemente di secolarizzazione, alla sua seconda o terza fase, ha preso le mosse da uno schema mentale generalmente dato per scontato: non fine del cristianesimo ma fine della cristianità. Intendendo per cristianità quella situazione o epoca (spesso definita come “costantiniana”) in cui la struttura ecclesiale coincideva praticamente con la struttura sociale e anche politica. [Continua sulla Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 18 ottobre 2019]
Piano del traffico, minoranza scontenta
La discussione consiliare sul Piano Urbano del Traffico fa subito scintille. In seguito alle riunioni delle Commissioni consiliari dedicate alla discussione preliminare è arrivato un comunicato congiunto firmato da tutti capigruppo di opposizione: Massimo Cerruti (Movimento 5 Stelle), Maria Ferlisi (Partito Democratico), Mario Malandrone (Ambiente Asti), Angela Motta (Italia Viva), Giuseppe Passarino (Uniti Si Può), Angela Quaglia (Cambiamo Asti). I consiglieri hanno denunciato “l’irritualità dello svolgimento delle riunioni”. Il fatto che ci sia stata “la relazione del consulente Asp espressa soltanto nella seconda serata”, ha limitato secondo i firmatari la possibilità di avere un confronto franco e chiaro. La seconda riunione sarebbe terminata piuttosto presto “per manifesta mancanza di partecipazione” causata dall’uscita anticipata di molti rappresentanti della maggioranza. [Continua sulla Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 18 ottobre 2019]
Tartufo, dopo Montiglio Moncalvo e Mombercelli
Alla seconda giornata della Fiera del tartufo di Montiglio che ha assegnato il Cucciolo d’Argento al mitico Sandrino Romanelli, era presente anche il giornalista Antonio Lubrano (in foto con il sindaco Dimitri Tasso). Domenica prossima la carovana della trifola farà tappa a Moncalvo e a Mombercelli.
Agricoltura: Il quarto inserto per i 120 anni della Gazzetta d’Asti
Siamo al quarto inserto di panoramica storica degli ultimi 70 anni sulle pagine della Gazzetta d’Asti. Dedicato al vasto tema dell’agricoltura, è opera del nostro collaboratore Ercole Zuccaro, recentemente nominato direttore regionale di Confagricoltura. In una provincia come quella di Asti è ovviamente in primo piano la viticoltura che ha affrontato momenti di gravi crisi come il fallimento dell’Asti Nord nel 1964, le ricorrenti grandinate fino a quella storica del 10 agosto 1968 con conseguenti proteste contadine e il giallo del vino al metanolo che ha dato una svolta decisiva alla vinificazione con una spinta verso una grande raffinatezza tecnica soprattutto per quanto riguarda la Barbera.
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