Il commento alla Parola di domenica 2 febbraio 2020 (Presentazione di Gesù al Tempio) a cura di padre Gerardo Bouzada.
Gesù viene presentato a Dio per essere consumato nell’offerta come cera, e così diventare luce nel suo sacrificio.
Anche oggi mi presento nel tempio davanti a Te, per offrirmi con tutto ciò che sono e tutto ciò che ho. E voglio pregare dal profondo del cuore la preghiera di Charles de Foucauld:
Padre nelle tue mani Padre, mi metto nelle tue mani, fai quello che vuoi con me, qualunque cosa sia, ti ringrazio. Sono disposto a fare tutto, accetto tutto, purché la tua volontà sia adempiuta in me e in tutte le tue creature. Non voglio altro padre. Ti affido la mia anima, te la do con tutto l’amore di cui sono capace, perché ti amo. E ho bisogno di darmi, di mettermi nelle tue mani senza misura, con infinita fiducia, perché Tu sei mio Padre.
I ceri che si portano oggi in chiesa sono un segno bellissimo di questa offerta per diventare luce. La cera significa ogni disponibilità alle fiamme, viene consumata dalla fiamma e così diffonde la sua luce.
In primo luogo, la vita di Gesù è luce. Lui è disponibile al fuoco dell’amore che viene dal Padre, l’amore dello Spirito Santo: si offre a questo fuoco perché l’umanità che lui ha assunto si trasformi in gloria e luce. Ogni istante dell’esistenza di Gesù è offerto per arrivare ad essere luce. E questa luce si diffonde in modo speciale nel momento del sacrificio della croce. La luce viene messa sul candeliere per illuminare tutta la casa, tutto il mondo. Tutti guardiamo quella luce che viene dal Calvario.
In secondo luogo, questa festa è un preannuncio del mistero pasquale. La processione con le candele è un’anticipazione di quella del Sabato Santo, quando accompagniamo Cristo Luce, simboleggiato nel cero pasquale. Le parole di Simeone lasciano intravedere la passione, il mistero di Cristo che riesce ad essere luce per mezzo del suo sacrificio, illuminando così tutte le nazioni.
Finalmente, noi veniamo all’incontro di questa luce che è Cristo, per essere anche noi luce attorno a noi. La nostra vita cristiana deve essere luminosa con il nostro esempio di donazione. Ma soprattutto, riesce ad essere luminosa la nostra vita perché offriamo i nostri corpi come sacrificio vivente nella croce di Cristo. La nostra vita così si consuma nella fiamma dell’amore e riesce ad essere luce, grazie allo Spirito Santo.
Chiedo allo Spirito Santo che la mia vita sia una offerta bella, santa e gioiosa a Dio perché l’ho offerta nella croce di Cristo, e dalla croce Cristo la fa diventare luce per illuminare il nostro mondo?
S. John Herny Newman ci dà la sua testimonianza: Dio mi ha creato per una missione, per un servizio definito. Mi ha assegnato un compito che non ha assegnato a un altro. Ho una missione … Sono un anello nella catena, un legame tra le persone. Non mi ha creato per il niente. Farò del bene. Farò il suo lavoro, sarò un angelo di pace, un predicatore della verità nel mio posto dove mi trovo, se sono obbediente ai valori nascosti nel dono dei suoi comandamenti. Perciò mi fiderò di lui. Chiunque io sia, dovunque io sia, non possono mai buttarmi via. Se sono malato, la mia malattia Ti può servire. Nel dubbio, il mio dubbio Ti può servire. Se sono triste, la mia tristezza ti può servire. Tu non fai nulla invano. Sai cosa fai!
Eccomi, sono pronto.
LETTURE: Ml 3, 1-4; Sal 23; Eb 2, 14-18; Lc 2, 22-40