In occasione del Giorno del Ricordo, la Regione Piemonte ha provveduto a ristampare “Dispensa di Storia Giuliano Dalmata. Da Nesazio alla pulizia etnica”.
Si tratta di un opuscolo realizzato in collaborazione con il Comitato regionale e torinese dell’A.N.V.G.D. (Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia) che ripercorre la storia degli eccidi perpetrati tra il settembre-ottobre 1943 in Dalmazia centrale, tra l’ottobre-novembre 1944 a Zara e tra maggio-giugno 1945 e fino al 1950 a Fiume, Trieste, Gorizia e in Istria.
Nella prefazione il presidente della Regione Piemonte e l’assessore all’Immigrazione sostengono che, purtroppo, la storia degli italiani che furono cacciati da quelle terre, che furono perseguitati, uccisi, infoibati da miliziani che seguivano un preciso progetto di pulizia etnica voluta dal Maresciallo Tito è stata per troppi anni dimenticata e dell’esodo giuliano-dalmata, per lungo tempo, non si è potuto parlare. Oggi, proseguono, le istituzioni hanno il dovere di ricordare quanto accaduto, per fare in modo che orrori simili non capitino più, tornando ad accendere i riflettori su una tragica vicenda che non fu solo omicidio di massa e pulizia etnica, ma anche esodo di tantissime persone che dovettero scappare dalle loro case perdendo attività, averi e tradizioni. Molti di loro arrivarono in Piemonte, dove trovarono una nuova abitazione senza però dimenticare le origini.