Un momento per celebrare le donne in divisa proprio in occasione dell’8 marzo. Ieri, venerdì, la commissione pari opportunità della Provincia di Asti, presieduta da Bianca Marina Terzuolo, con il supporto di Giovanna Cristina Gado, in collaborazione con Asti Agricoltura-Confagricoltura presieduta Gabriele Baldi, e Garden Pregno ha organizzato una cerimonia di consegna degli alberelli di mimosa, simbolo proprio del giorno della festa della donna.
Obiettivo dell’iniziativa far conoscere e valorizzare il fondamentale servizio alla Collettività e alle Istituzioni reso dalle donne in divisa e promuovere la parità di genere”.
La cerimonia, non aperta al pubblico, si è svolta nel rispetto delle misure anti-contagio da covid-19 e delle indicazioni impartite in merito dalla Prefettura di Asti.
Alle delegazioni di donne in divisa che hanno preso parte singolarmente e secondo i prestabiliti rispettivi orari
differenziati è stato consegnato un alberello di mimosa da piantare in ciascuna sede istituzionale di servizio.
Ecco le donne che hanno ricevuto l’alberello di mimose
• Polizia di Stato (per le sedi di Questura- Polizia Stradale Asti e Nizza-Polizia Ferroviaria – Polizia Postale- Polizia giudiziaria Procura c/o Tribunale di Asti);
• Carabinieri(per le sedi di Asti,Villanova d’Asti, Canelli, Montegrosso, Moncalvo, Cocconato, Nizza – Costigliole d’Asti- Roccaverano);
• Carabinieri Gruppo Forestale (per le sedi di Asti e Nizza);
• Guardia di Finanza(per le sedi Asti e Canelli);
• Polizia Penitenziaria Casa di Reclusione Asti;
• Vigili del Fuoco Asti;
• Polizia Municipale dei Comuni di Asti,Canelli. Costigliole d’Asti, San Damiano,Villanova D’Asti, Castelnuovo Don Bosco, Buttigliera d’Asti, Rocchetta Tanaro;
• Croce Verde sedi di Asti, Mombercelli, Montemagno, Nizza, Montafia, Montechiaro D’Asti,Tonco Frinco Alfiano;
• Croce Rossa sedi di Asti-Centro Antiviolenza “l’Orecchio di Venere” e “Infermiere Volontarie Crocerossine”, Moncalvo, Valbormida, Montegrosso, Canelli.
Ecco i commenti
Presidente della Commissione per le Pari Opportunità della Provincia di Asti Bianca Marina Terzuolo :
“Non facile in questo periodo pensare e soprattutto organizzare un evento, perché in realtà quest’anno viviamo la festa delle donne senza festa, e non potrebbe essere diversamente , con il virus che allontana e stravolge tutto. Ma la Commissione Provinciale per le Pari Opportunità non poteva rinunciare a questa ricorrenza, e lo fa dedicando la giornata dell’ 8 marzo alle “Donne in divisa”. Simbolicamente dedichiamo a tutte le donne in divisa il nostro pensiero e la nostra gratitudine, per il loro impegno profuso sempre, ma ancora di più durante questa pandemia
La nostra società è storicamente maschile, ma da venti, trent’anni a questa parte le donne si sono fatte strada conquistando posizioni rilevanti , e non solo nell’ambito amministrativo, in ambienti che comunque continuano ad essere dominati dalla componente maschile.
Molte di loro hanno scelto ruoli operativi e con le proprie capacità sono riuscite a conquistare la stima dei colleghi. A queste donne, che conoscono il rispetto delle regole, l’impegno, il sacrificio e il coraggio, che a volte significa spingersi oltre i limiti, oggi noi dedichiamo la giornata internazionale della donna. Sono donne che hanno dimostrato di saper essere forti quanto gli uomini, coraggiose e capaci di esserlo anche senza rifiutare un pizzico di sacrosanta vanità. Perché, e bisogna ricordarlo sempre, si può essere donne anche vestendo una compita uniforme”.
Presidente di Asti Agricoltura-Confagricoltura Gabriele Baldi :
“In Italia le aziende “in rosa” sono oltre 200 mila, circa il 28% del totale e la nostra provincia non fa di certo eccezione proponendo esempi virtuosi di aziende guidate da donne intraprendenti e coraggiose. La nostra organizzazione si è sempre prodigata assiduamente al fine di facilitare e agevolare la conciliazione tra vita familiare e lavorativa per le donne e per sconfiggere anche qualsivoglia stereotipo di genere. Asti Agricoltura plaude alla tenacia, alla creatività, alla concretezza e alla competenza delle donne: qualità che il mondo femminile esprime quotidianamente in ogni settore del mondo del lavoro”.
Direttrice di Asti agricoltura- Confagricoltura Mariagrazia Baravalle :
“Asti Agricoltura, rappresentanza astigiana della Confagricoltura, ha aderito con entusiasmo all’iniziativa. Nel settore agricolo la donna svolge tradizionalmente un ruolo fondamentale, ponendosi come vera e propria “spina dorsale” nel settore primario e la nostra associazione si è sempre impegnata per creare le condizioni indispensabili a sostenere il lavoro femminile in tutte le sue declinazioni. Ci uniamo nel riconoscere come fondamentale l’impegno e il sacrificio delle donne in divisa e nel manifestare loro stima e rispetto riconoscendole come forze determinanti e particolarmente preziose soprattutto in questo periodo pandemico”.
Monica Pregno di Garden Pregno snc di Asti:
“La nostra Azienda, impresa agricola tutta al femminile, ha apprezzato molto la significativa iniziativa proposta dalla Commissione per le Pari Opportunità della Provincia di Asti nella ricorrenza della Giornata Internazionale della Donna. E, quale associata di Asti agricoltura Confagricoltura , la nostra impresa ha aderito convintamente con i nostri alberelli di mimosa alla collaborazione per la migliore riuscita della cerimonia che persegue l’importante obiettivo di valorizzare le funzioni delle donne in divisa , svolte con impegno,sacrificio e grande capacità, al servizio delle istituzioni,della comunità e delle imprese”.
Il Questore di Asti Sebastiano Salvo:
“In un’occasione come quella di oggi, il mio pensiero corre ad una data fondamentale per la Polizia di Stato che ho l’onore di rappresentare in questa provincia in qualità di Questore, ovvero a quel 1° aprile 1981, allorquando, si parla ormai di 40 anni fa, entrò in vigore la legge 121 che non ha solo ridisegnato l’organizzazione dell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza, sancendone la smilitarizzazione ed ufficializzandone l’habitus di un’istituzione civile ad ordinamento speciale, ma, elemento ancor più “rivoluzionario”, ha riconosciuto un ruolo a tutto campo delle donne in divisa, decretandone il diritto di pari opportunità nel ricoprire qualunque ruolo ed incarico all’interno dell’Istituzione medesima. Una svolta epocale che ha segnato la strada per la realizzazione, in epoca successiva, di un analogo, irrinunciabile riconoscimento nell’ambito delle Forze Armate e di Polizia ad ordinamento militare.
E mi piace correre con il pensiero anche ad un’altra data, a quel lontano 7 dicembre 1959, quando venne istituito il Corpo di Polizia Femminile che aprì le porte alle donne nella nostra Amministrazione, un primo passo verso quello che poi è stata la trasformazione introdotta dalla legge 121.
Ma arriviamo ad oggi, a questo evento che vuole riconoscere e valorizzare l’impegno delle donne in divisa, ancor più in un momento così difficile e complicato per il nostro paese: e allora, mi piace pensare come mai in un periodo quale è quello attuale, la stella polare della Polizia di Stato, il suo “core business” è quanto mai significativo quando parliamo delle nostre colleghe: “esserci sempre”.
Si perché, al pari di noi uomini, anzi con una marcià in più, ci sono sempre, ciascuna nel proprio settore di impiego, consapevoli delle responsabilità e dell’impegno connaturati alle qualifiche possedute: ci sono quando devono affrontare sulla strada i rischi ed i pericoli di una professione impegnativa e difficile; ci sono quando devono aiutare persone in difficoltà, di qualunque sesso, età e provenienza geografica; ci sono quando devono tutelare la sicurezza di eminenti personalità dello Stato; ci sono quando, senza clamori ed in silenzio, svolgono attività che non assurgono mai agli onori della cronaca ma che tanta importanza hanno per l’andamento degli Uffici di appartenenza; ci sono nei gesti più semplici, anche quando devono aiutare un bambino a recuperare un pallone sfuggito al gioco e nascostosi sotto una macchina!!
Sono mamme, mogli, compagne, figlie, amiche che non si tirano mai indietro e che sacrificano quotidianamente anche gli affetti più cari, per esserci sempre……a voi tutte, colleghe, un irrinunciabile, inevitabile, doveroso…..GRAZIE”
Comandante Provinciale dei Carabinieri di Asti Tenente Colonnello Pierantonio Breda:
“L’8 marzo festeggiamo la nostre donne, nell’Arma da oltre vent’anni per la tutela del bene comune. Le vogliamo ringraziare perché arricchiscono quella diversità straordinaria che c’è sotto un’unica divisa: diversità di incarichi, gradi, ruoli, generi, origini. Ogni militare sa che potrebbe sacrificare la propria vita per proteggere gli altri (e il ricordo commosso va al Carabiniere Vittorio Iacovacci recentemente ucciso in Congo). E chi meglio di una donna sa cosa voglia significare dare la vita? Donare la vita? Sacrificare la vita? Le vogliamo ringraziare perché, con la loro sensibilità ed empatia, sono straordinarie costruttrici di relazioni, con i colleghi, con i superiori, con i dipendenti, con i cittadini. In Provincia di Asti due Comandi sono affidati a donne. Il Cap. Chiara Masselli è, da quasi tre anni, alla testa della Compagnia di Villanova, il marito (anch’egli Ufficiale dei Carabinieri) da qualche mese si trova in Iraq per una missione della NATO. Il Mar. Giulia Mondo, figlia di un Brigadiere dei Carabinieri, è al comando della Stazione più lontana della Provincia: Roccaverano. Oltre a loro, altre 12 donne, sono in servizio nei diversi Reparti del Comando Provinciale.”
Comandante Gruppo Carabinieri Forestale di Asti Tenente Colonnello Roberta Ubaldo:
“Ringrazio di cuore le donne della specialità Forestale dell’Arma che lavorano ogni giorno per la protezione dell’ambiente e della natura. Lo fanno con professionalità e con dedizione, conciliando con le esigenze familiari la necessità frequente di lavorare oltre il normale orario di servizio, anche in questo momento di difficoltà per la pandemia in corso. Lo fanno sentendosi onorate di essere al servizio della collettività per tematiche così piene di fascino nell’immaginario collettivo e strategiche per la salute dei cittadini di oggi e di quelli di domani, tanto che il Santo Padre Francesco, nella sua enciclica ad esse dedicata, ha voluto “esprimere riconoscenza, incoraggiare e ringraziare tutti coloro che, nei più svariati settori dell’attività umana, stanno lavorando per garantire la protezione della casa che condividiamo”. Questo lavoro di “cura della casa comune” le donne dei Carabinieri forestali lo svolgono nel modo migliore insieme ai loro colleghi uomini. Al di là delle inevitabili differenze individuali, in generale si possono riconoscere alcune caratteristiche effettivamente più “femminili” di approccio al lavoro ma non è detto che siano le risorse migliori da impiegare in ogni situazione, così come non lo sono le caratteristiche più propriamente “maschili”. La varietà di approccio che viene dalle differenze di genere va vista come una ricchezza, come un’opportunità di scambio utile a livello professionale e che alla fine può solo migliorare il servizio alla collettività”.
Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Asti Colonnello Fabio Canziani :
“La presenza delle donne nella Guardia di Finanza è un’esperienza positiva, dinamica e sempre più determinante.”
Vice Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco di Asti Ing. Salvator Gabriele Amato:
“È un onore ed un piacere prendere parte a questa gradita iniziativa per rendere omaggio alle donne in divisa di tutte le Forze dell’Ordine e ringraziarle sentitamente per il loro operato, con l’augurio che possano, nel tempo, essere sempre più numerose.
Un ringraziamento speciale è rivolto alle colleghe del Comando dei Vigili del Fuoco di Asti che, con competenza e professionalità, apportano un prezioso valore aggiunto all’attività che tutto il Comando svolge per il territorio Astigiano.”
Comandante della Polizia Penitenzia di Asti Dott.ssa Alessia Chiosso :
“Indossare la divisa, l’uniforme, in un penitenziario alta sicurezza, potrebbe indurre al pensiero di un livellamento di donne e uomini: per la mia personale esperienza, invece, si è tradotto in un modo per valorizzare la mia femminilità, un modo tutto e mio e solo mio di interpretare il ruolo di comandante, e così per le mie colleghe, le quali, ciascuna per il proprio incarico o mansione, condividono con me il servizio di ogni giorno.
Una mimosa per illuminare giustizia e legalità, nel giardino del carcere, per onorare il servizio della Polizia Penitenziaria al femminile.”
Presidente della Provincia di Asti Paolo Lanfranco:
“Ringrazio la Presidente della Commissione per le Pari Opportunità della Provincia di Asti Bianca Terzuolo per aver organizzato questa significativa iniziativa dedicata alle donne in divisa nell’ambito della Giornata Internazionale della Donna, patrocinata dalla Provincia e dalla Consigliera di Parità della Provincia di Asti.
Tutti i giorni ci sono donne e mamme che si impegnano per la sicurezza di noi cittadini, donne in uniforme che non vanno celebrate solo l’8 marzo. La Festa della Donna è per tutte le donne del mondo, per ricordare sia le conquiste sociali, economiche e politiche, sia le discriminazioni e le violenze a cui le donne sono state e sono ancora oggetto in molte parti del mondo. L’argomento della violenza di genere va affrontato in particolar modo con il lavoro sinergico delle istituzioni sul territorio e con la promozione di iniziative di prevenzione e contrasto.
Ma ci sono alcune di esse che, con passione e dedizione per la sicurezza, la salute, la resilienza, la prevenzione proteggono ogni giorno tutti quanti noi. Sono dottoresse, infermiere, soccorritrici, volontarie, vigili del fuoco, agenti di polizia, carabiniere, soldate: ogni donna che si impegna in questi campi ha di certo più energia dei colleghi uomini. Questo perché nel tempo le donne hanno dovuto affrontare difficoltà significative che non possono essere ignorate: pagamenti differenziati, divisioni di genere, comportamenti omofobi e mancanza di rispetto. Hanno lottato per essere quello che sono.
Ogni giorno però c’è qualcosa che ci ricorda che le donne sono straordinarie non soltanto l’8 di marzo, ma tutto l’anno, e in tutto il mondo: le donne in divisa sono una costante e crescente normalità. A loro oggi in modo particolare dedichiamo questo evento per ringraziarle del loro intenso e insostituibile impegno e dedizione”.
Alla cerimonia hanno partecipato Bianca Marina Terzuolo, presidente della Commissione per le Pari Opportunità della Provincia di Asti; Gabriele Baldi, presidente di Asti Agricoltura- Confagricoltura;
il Vice Prefetto Vicario di Asti Arnaldo Agresta; il Presidente Vicario del Tribunale di Asti Paolo Rampini; il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Asti Alberto Perduca; il Primo Dirigente Daniela Campasso della Questura di Asti; il Capitano Chiara Masselli Comandante della Compagnia Carabinieri di Villanova D’Asti; il Tenente Colonnello Roberta Ubaldo Comandante Gruppo Carabinieri Forestale di Asti; il Tenente Marco Di Martino del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Asti; il Comandante della Polizia Penitenziaria Asti Alessia Chiosso; il Vice Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco di Asti Ing. Salvator Gabriele Amato; il Sindaco di Asti Maurizio Rasero; il Presidente della Provincia di Asti Paolo Lanfranco e l’Assessore Regionale del Piemonte Marco Gabusi.