L’Associazione Culturale “La Stele di Nettuno” di Roatto, con il patrocinio del Comune di Roatto, nell’ambito del ciclo di incontri “i venerdì della Stele” invita ad una serata con il notissimo giornalista e scrittore Domenico Quirico, venerdì 19 luglio alle 21 nella la piazza comunale di Roatto.

Domenico Quirico, intervistato da Mario Renosio – già direttore dell’ISRAT di Asti, ci parlerà dei temi di cui è uno dei maggiori esperti, tra cui la situazione nel vicino Oriente e soprattutto le guerre che ormai ci circondano anche da vicino.

Da quella in Ucraina, dove nessuno può vincere e tutti stanno perdendo. Ecco perché, a fronte della «progressiva scomparsa di ogni obiettivo definibile», «diventata la vera chiave della guerra», si prosegue con i combattimenti e le stragi quasi per inerzia, ma senza un orizzonte. “Insomma: lo scopo è il niente e il valore di questo niente si misura soltanto con il prezzo che impone di pagare.” In questo scenario i negoziati perdono ogni significato e valgono solo come segni o possibili vantaggi strumentali e temporanei. “Per aumentare le possibilità di vittoria, non certo per trovare un accordo. Stiamo progressivamente perdendo il senso delle proporzioni, della misura, dell’obbligatorio rapporto tra i mezzi e i risultati.”

Passando alla guerra di Gaza, dove il rapporto tra palestinesi e Israele “è un problema insolvibile. Per il semplice motivo che ci sono due popoli che vogliono una terra e la vogliono tutta, non metà o pezzetti, tutta. E hanno ragione entrambi, perché entrambi hanno costruito un gigantesco elenco di violenze e soprusi reciproci stilato in 75 anni di questa tragedia infinita e non c’è nessuno che quell’elenco possa stracciare, per ricominciare da capo».

Parlando anche del kalashnikov su cui ha scritto un libro, ma avvisando che «Questo non è un libro su un’arma. Questo è un libro sul Male». Un’ama pesante tre chili scarsi di ferro e legno, che può imbracciare chiunque, capace di resistere a tutto – sabbia, fango, gelo, calure da deserto – e se si rompe bastano quaranta dollari per ricomprarne un altro. Del male, invece, quello che nasce con la Guerra fredda e arriva fino a noi, che fa soffrire, infligge violenza, si arroga il potere assoluto di dare la morte, ci farà conoscere le tante forme. È l’arma che ha fatto più morti nella storia dell’umanità, che ha reso la violenza democratica, simbolo di rivolta, icona di tutte le guerre, mezzo per compiere massacri e genocidi, giocattolo crudele di combattenti di ogni sorta, guerriglieri, trafficanti, jihadisti, mafiosi, criminali sperimentati e giovani delinquenti in cerca di consacrazione. Per quelli che si oppongono all’ordine del mondo è la morte, e non la vita, a rappresentare la vera certezza. 

Domenico Quirico (Asti, 1951) è un giornalista italiano, reporter per il quotidiano torinese La Stampa, caposervizio esteri. È stato corrispondente da Parigi e inviato di guerra in molte aree del mondo, fra le quali: il Darfur, il Sudan, l’Uganda, la Tunisia, e l’Egitto. Si è interessato fra l’altro delle cosiddette primavere arabe. Nell’agosto 2011 viene rapito in Libia e liberato dopo due giorni; il 9 aprile 2013, mentre si trova in Siria come inviato di guerra, viene rapito e liberato solo l’8 settembre 2013, dopo 5 mesi di sequestro, grazie ad un intervento dello Stato Italiano.

Un incontro quindi estremamente interessante, da non perdere!

L’incontro, a ingresso libero, si terrà venerdì 19 luglio dalle ore 21 in Piazza Piemonte a Roatto; in caso di maltempo ci sposteremo nella biblioteca.