Continua il ricco programma di Orsolina28 Art Foundation ETS, con spettacoli in danza e in musica che sfidano i limiti delle due discipline e permettono al pubblico di scoprire stili e approcci differenti. Nata per promuovere il futuro delle arti performative e trasformarle in fattore di sviluppo sociale e crescita per il territorio, la fondazione è stata creata dalla ballerina Simony Monteiro, all’interno del monastero delle Suore Orsoline di Moncalvo. Edificato nel 1794 a ridosso di una pieve romanica circondata da vigneti, l’edifico si trova per la precisione tra Moncalvo e Penango, cuore del Monferrato Astigiano. 

Sabato, ospitata dal suggestivo The Eye, un palco all’aperto circondato da morbide colline e protetto in lontananza dal Monviso, andrà in scena “Moving Constructs” di Peter Chu, all’interno della rassegna denominata Focus on Creation. Profondamente influenzato dalla sua educazione multiculturale, Chu ha unito nella sua nuova creazione coreografica il Qigong, il Taiji e la Medicina Cinese, indagando l’interconnessione tra vitalità, energia e sostanza ed esplorando come il movimento e il linguaggio del corpo di culture diverse possano comunicare attraverso il respiro e le sensazioni.

Workshop e collaborazioni

Parallelamente agli spettacoli gratuiti, la fondazione offre una serie di workshop formativi, gli Intensives, per sette settimane consecutive, dal 9 giugno al 4 agosto, che permettono a giovani danzatori di formarsi con coreografi noti nel mondo della danza contemporanea come Jacob Jonas, Luliano Nunes, Medhi Walerski e Ohad Naharin, creatore della disciplina GagaLab. 

Inoltre, la fondazione collabora con Moncalvo in Danza, il festival di danza del Monferrato, ospitando due spettacoli del festival e mettendo a disposizione dei giovani danzatori l’area glamping e gli studi di danza.

Infine, tornerà Cherry Notes Series, il programma musicale della fondazione, che offrirà otto residenze artistiche culminanti in altrettanti spettacoli. Il pubblico sarà invitato a un viaggio musicale che spazierà dalle melodie classiche del trombone di Stefan Schulz alle note folk di “New Orleans America”, passando per la performance jazz dei Masmas e i violini della scuola Hanns Eisler.

Elena Fassio